Stanco dell'aria grigia, Giuseppe Pippo Guaragna


Stanco dell'aria grigia
d'un inverno mai domo,
me ne dipingo i cieli,
usando per pennelli
piume di cinciarelle,
ed ali di farfalle.
D'un tenue rosa l'alba,
che muta lentamente
nel più puro dei bianchi
dei nevai di montagna.
Poi quel giallo non giallo
del sole a mezzogiorno,
quando d'estate picchia
come un mastro ferraio.
Tra le nubi ovattate
dal bianco al grigio fumo,
l'azzurro fiordaliso,
ed un volo d'aironi
nel fuoco del tramonto
di porpora e rubini.
Livido il crepuscolo
ch'apre le porte a sera
ed alle prime stelle,
e sa di malattia.
E poi dipingo notte
scura di novilunio,
dove son gli occhi tuoi
ad indicar la via.
20 giugno 2017



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