Russiagate, Putin e gli hacker patriottici
Russiagate, Putin e gli hacker patriottici
L’inchiesta sul Russiagate si allarga. Dal Regno Unito arriva la notizia del coinvolgimento di Nigel Farage, l’ex leader dell’Ukip finito nel mirino dell’Fbi. Nel frattempo Vladimir Putin nega responsabilità per gli attacchi informatici che hanno cercato di condizionare le elezioni Usa ma ammette che “potrebbero essere opera di hacker patriottici, che avevano a cuore la Russia”. Anna Zafesova ci spiega la strategia del capo del Cremlino che, per cercare di difendersi dalle accuse di coinvolgimenti diretti, ricorre agli argomenti più strani
Commenti
Posta un commento
Grazie per il tuo commento torna a trovarci su Alessandria post