''Proibita'', Aiello Giuseppe Captain


Poesia contro violenza sulle donne:
''Proibita''
Costretta picchiata usata
rapita derisa e violentata,
ora che sola,
in questa prigione
dove la ragione
non vola,
ti chiedi perchè,
la passione,
diventando ambizione
fa così male.
non sapevi
non credevi
non pensavi,
che nonostante il passaporto
americano,
la scorta, l'uomo accorto
e il mitra in mano,
fosse così insidioso
per non dir goloso
esser donna, bionda,
bella ed anche bianca,
in paese d'oriente
che sogna l'occidente.
Eri appena arrivata,
parlar tra la gente,
vedere realmente
com'era disperata
la situazione,
l'avresti filmata
commentata, mandata
in redazione,
avresti sofferto
per un pò,
dormito nel deserto
al campo,
ma l'avresti superata
e ne saresti tornata.

E' passato un anno,
e la tua foto sul giornale,
dice che sei di un generale,
dice che non sanno come fare,
lui non vuol trattare
perchè l'infedele
è roba sua, e la vuol tenere!
ma intanto...
il pianto,
si sente tutte le sere
all'arrivo di candele,
e fa freddo, anche nel deserto,
quando la luna gelida
sbeffeggia chi grida,
ed ogni lamento
rapito dal vento,
ti fa sentir dentro, 
che è tutto morto!
Scritta da 
Capitano AIELLo Giuseppe





Commenti

Post più popolari