Parigi, terrore a Notre-Dame: agente spara a uomo che aggredisce colleghi. Urlava: "Lo faccio per la Siria"
Paura nella
capitale francese poco dopo le 16. Un uomo armato di martello si scaglia contro
tre poliziotti di pattuglia prima di essere ferito a colpi di pistola e
neutralizzato. E' un ricercatore universitario quarantenne di origine algerina
sconosciuto a servizi segreti e polizia. In ospedale ha detto di essere
"un soldato del califfato". 900 persone chiuse per oltre un'ora
all'interno della basilica con le mani alzate per consentire la ricerca di
eventuali complici.
Sparatoria sul sagrato di Notre-Dame, Parigi
ripiomba nella paura. Poco dopo le 16 un poliziotto ha aperto il fuoco contro
un uomo che si era scagliato con un martello contro tre colleghi in divisa.
L'assalitore, un ricercatore universitario di origini algerine, è rimasto
ferito a poca distanza dal sagrato della chiesa e immediatamente la polizia ha
evacuato l'intera area attorno alla cattedrale. Secondo il ministero
dell'Interno francese, mentre colpiva con furia gli agenti urlava: "Lo
faccio per la Siria". Scene di panico tra la gente, mentre il poliziotto
colpito è rimasto ferito solo lievemente.La polizia francese ha subito invitato
la cittadinanza a non recarsi nelle vicinanze e per oltre un'ora a centinaia di
visitatori della cattedrale, circa 900 persone, non è stato consentito uscire
dalla chiesa. La polizia ha chiesto loro di tenere le mani alzate per procedere
più rapidamente a verifiche nel caso qualche complice dell'aggressore si
trovasse all'interno della chiesa. Poi, effettuati tutti i controlli, i
visitatori sono cominciati a defluire all'esterno. "Stiamo tutti bene",
continuavano a ripetere ancora sotto shock e dall'interno della basilica hanno
rilanciato su twitter le loro foto con i volti atterriti e le braccia alzate.
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