L’impossibile non chiedere, Raymonde Simone Ferrier


L’impossibile non chiedere,
alle cicale e ai grilli di celebrare l’estate,
alle lucciole e alla luna di far emozionare la notte;
finché saranno, pur se sul mondo piove
… così sarà.
Uomo, alla Natura non chiedere l’impossibile:
al biondo grano che sul campo ancora sorride di sole
di finire dallo stomaco già assimilato, o sotto il tavolo
in mille bigie briciole.
Alla sete giunta in un oasi, di non bere.
Alla mente del cuore, appartenenze di scordare.
A sogni magnifici, fulminei, di manifestarsi nel sonno.
Al desiderio di viaggio di non spiccar il volo;
al febbrile tremolio di un bacio lieve
alla volta delle labbra dell’Amore di non partire.
Su di loro con tenera foga di non finire.
Alla carezza di una mano sollievo di non dare.
All’ineludibile amare, intuire e sentire,
di tutto quel ben’ di Dio, di non godere e rabbrividire.

Per nessun volubile presente dal gusto amaro,
che disilluso, diffida nel giorno a venire
e nell’alba del globale futuro,
tu, uomo introspettivo e sensibile,
ad altri e a te stesso, non chiedere l’impossibile.
La natura delle cose è innegabile verità, è sacralità.
La Bellezza, finché sul globo e in noi esisterà
e della sua incommensurabile meraviglia
ci avvolgerà: rispettandola, ti premierà, ci premierà.
Nessun senso dubitarne, negarla, contrastarla o resisterle,
così, semplicemente, come profumo d’incenso nell’aria
alla perenne narice stupita,
in tutta la sua variegata beltà,
ancora approderà.
R.S.F.
25.06.2017



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