LA RUOTA DELLE MIE STAGIONI, Gianni Regalzi
by, Gianni Regalzi
LA RUOTA DELLE MIE STAGIONI
Ho raccontato al vento le parole
in quel mattino nuovo senza tempo.
in quel mattino nuovo senza tempo.
Era l’Aprile chiaro e in un momento
la porta ancora chiusa ha visto il Sole.
la porta ancora chiusa ha visto il Sole.
Dapprima raggi caldi, poi roventi
mi han riscaldato versi sconosciuti.
mi han riscaldato versi sconosciuti.
Parevano infiniti, ma i minuti
si stavano però spegnendo ai venti.
si stavano però spegnendo ai venti.
Di porpora si tinse un dì l’Aurora,
il Sole a Mazzodì si fece oscuro,
nel meriggiare poi m’apparve un Muro
con una scritta Nera; E’ GIUNTA L’ORA.
il Sole a Mazzodì si fece oscuro,
nel meriggiare poi m’apparve un Muro
con una scritta Nera; E’ GIUNTA L’ORA.
E’ giunta l’Ora della spiaggia vuota
con l’inquietante soffio dell’Inverno
dall’alito imminente dell’Eterno.
con l’inquietante soffio dell’Inverno
dall’alito imminente dell’Eterno.
Compì così il suo giro la mia Ruota.
Alessandria, 22 Settembre 2010
Gianno Regalzi
(Da “Silenzi e Pensieri” dir.ris.)
(Foto By Web)
Gianno Regalzi
(Da “Silenzi e Pensieri” dir.ris.)
(Foto By Web)
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