La corsa per la presa di Raqqa dietro lo scontro Washington-Mosca

L’America vuole impedire un corridoio sciita dall’Iran al Libano
L’aviazione americana abbatte un aereo siriano, colpisce di nuovo Bashar al-Assad dopo la pioggia di missili Tomahawk del 7 aprile, e sul terreno accelera la corsa per conquistare Raqqa e la Siria orientale. La distruzione del Califfato è ancora in corso ma già si è aperta la nuova fase nel duello fra Stati Uniti e Russia in Medio Oriente. Washington vuole allargare la zona di influenza dei curdi a tutto l’Est siriano, in modo da impedire il congiungimento fra l’esercito di Assad e le forze sciite irachene lungo il confine fra Siria e Iraq. Con l’Isis in ritirata sempre più rapida, la priorità ora è impedire che si realizzi un «corridoio sciita» dall’Iran al Libano, lungo l’autostrada che unisce Baghdad e Damasco.  A Nord-Est, nella provincia di Raqqa, le Syrian democratic forces, dominate dai guerriglieri curdi e appoggiate da forze speciali e aerei statunitensi, sono entrate nei sobborghi di Raqqa e continuano a premere verso Sud. Nella direzione opposta, lungo il confine con la Giordania e l’Iraq, i ribelli addestrati da Usa e Gran Bretagna cercano di avanzare verso Nord e la città di Deir ez-Zour. Dopo la conquista di Raqqa, sarà proprio attorno a questo centro che si giocherà la partita decisiva per gli assetti in Mesopotamia.  Continua a leggere……

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