Il mio perché, Augusto Salati


Il mio perché.

Io scavo in cerca del mio perché
In questa concimaia impazzita
Scavo e scavo ma niente
Mi riporta all’origine per capire
A chi dobbiamo i nostri foschi
Singulti di bastonati e traditi
La storia, ha copiato se stessa
Da sempre, da sempre il nostro
Destino ci ha condotto per mano
Fingendo di farci liberi. E scavo
Tra le ossa e la cenere e la violenta
Energia della vita che va senza cavalli
E non si ferma che per morire….
Non abbiamo più un Dio,
Dèi noi stessi bruciati di superbia
Siamo soli con le nostre paure
E la tanta tristezza della folle
Allegria di questi busti senza testa!
Scavo nella mia mente, ma non può
Salire, dove mi è negato il frutto
Dell’intelligenza. Scavo l’anima
Ma i mostri dell’impotenza
Danzano tra le spire del nulla
Sono esacerbato ma continuo
A scavare per capire…. capire…
a.s.

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