IL DIARIO NEL CASSETTO, Silvia Cozzi
by, Silvia Cozzi
IL DIARIO NEL CASSETTO
Lontani quei momenti
dal saporito gusto di gelato,
quando bambina mi accostavo al mondo
con quel contatto timido e impacciato
di chi chiede permesso per entrare
in una stanza colma di tesori,
curiosa ed entusiasta d’inventare
sugli spartiti note d’emozioni.
Lontani quei momenti
dal saporito gusto di gelato,
quando bambina mi accostavo al mondo
con quel contatto timido e impacciato
di chi chiede permesso per entrare
in una stanza colma di tesori,
curiosa ed entusiasta d’inventare
sugli spartiti note d’emozioni.
L’innata timidezza,
accompagnava i gesti un po’ indecisi.
Voglia di tenerezza,
nel pugno che si apriva a una carezza.
Il primo batticuore,
le frasi scritte sopra ad un diario
che serbo nel cassetto
dei sogni chiusi a chiave col lucchetto.
In mano la matita
con cui fermavo i volti e le espressioni;
le notti sopra i libri
a immaginare favole a colori.
accompagnava i gesti un po’ indecisi.
Voglia di tenerezza,
nel pugno che si apriva a una carezza.
Il primo batticuore,
le frasi scritte sopra ad un diario
che serbo nel cassetto
dei sogni chiusi a chiave col lucchetto.
In mano la matita
con cui fermavo i volti e le espressioni;
le notti sopra i libri
a immaginare favole a colori.
Di quella ragazzina
resta lo sguardo perso in un tramonto
e un battito di ciglia,
a illuminare le ombre a un nuovo giorno.
SC
resta lo sguardo perso in un tramonto
e un battito di ciglia,
a illuminare le ombre a un nuovo giorno.
SC
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