IL CANTASTORIE, Michele Melillo


IL CANTASTORIE
E dell'armi e degli amori
Narro' le gesta
Con canzoni e disegni
Storie di vita cantava
Aveva in cambio
Poche monete
Qualche scherno e qualche sorriso
Ma nessun credeva alle sue storie seppur vere
Ogni giorno alla stessa ora
Appuntamento fisso
Sul solito marciapiede
All'angolo della piazza il cantastorie cantava
Ora è vuoto quel marciapiede
Nessuno li più canta e nessuno si ferma ad ascoltare
Il cantastorie non c'è più
Ma i suoi disegni sono ancora affissi lì su quel nudo muro
Ed ogni notte ora lì
Un uomo vestito di un nero palandrano
E di un grande cilindro
Dona il suono triste di un violino
E del cantastorie la vita narra
E le sue gesta ripropone
A passanti silenziosi
Ed ignari del loro destino
Come fosse suo erede
Sembra che oltre vede
Con i suoi occhi color fuoco acceso
Da cui ognun veniva incantato e preso
Ed ora nessuno più lo scherniva
Ed ognuno al suo canto tremava
E la folla trascino' con sé nel baratro infinito
Ed ora anche lì negli inferi il cantastorie continua a narrare storie d'armi e d'amori!
Si fa riserva di ogni uso o utilizzo @copyright di Michele Melillo (in arte Escluso Mortimer)


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