AZZURRO, Lidia Guerrieri


AZZURRO
E vorrei dirti
di quel corteo di agavi fiorite
sull' unghia della ripa,
e del mare che, dietro, si allontana
verso l'Elba, affondando in gradini
di più profondo azzurro
via via che attarda l'ora, e Piazza Bovio
s'adagia nella sfera del silenzio;
e il cielo della sera vorrei dirti ,
che schiude la preghiera delle stelle
sopra gli scogli neri e sui turchini
sciabordii della riva dove posa
l'ampio cerchio il gabbiano
che cerca non so dove, non so cosa;
e, in specie, il nodo, l'inattesa, muta
lacrima di distacco e di rimpianto
per qualcosa che è qui, ma già è perduta.

Nulla ti dirò, invece,
chè troppo bene so come talvolta
naufraghi tanto azzurro.
e si sbiadisca, e muoia sulla carta.

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