Abito il mondo mio, Raymonde Simone Ferrier


Abito il mondo mio
La mia casa è un giardino
senza tempo, senza regole.
A ripararla un albero di fragole.
D’estate come d’inverno
vi tira vento, allora io mi ci sdraio
e le sue rosse delizie mature
direttamente in bocca mi cadono.
I rami col pensiero mi basta scuotere.
Una fontana in lontananza culla il crepuscolo.
Delicato mi giunge il suo zampillo
e piano nei nodi d’albero le stelle
accendono di favole le loro fiammelle.
A notte fonda mareggiate perenni di lucciole
e manti volanti, dolcemente cavalcano
le placide ovattate onde del cielo,
e poetiche pergamene dalle candide parole
leggere si alzano in volo
come benauguranti civette.
Abito un mondo avvolgente e fatato
sul delta del fiume affacciato.
La mia casa vive di solo profumo di mare
e di conchiglie un dì raccolte, dalle voci perfette.
Ha un giardinetto serrato in un’ansa protetta
dove niente e nessuno può disturbare.
La mia casa non ha tetto, è un’isoletta
che sul filo del sentimento veleggia senza fretta.
R.S.F.
01.06.2017



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