" ROMA, CAPUT MUNDI ", Rosella Lubrano


21 APRILE 2770
" ROMA, CAPUT MUNDI "
E ti ammiro,
all' occhieggiar delle prime stelle,
quando, sorridenti e incantate, 
profumano di luce 
le vestigia vetuste.
Fiere e ardite
colonne gloriose
echeggiano ancora 
di gesta 
che ti resero 
padrona del Mondo,
amata, a volte osteggiata
ma sempre della leggenda 
sublime matrona.
Come ancelle riverenti,
fontane chiacchierine
Ti donano 
delicato refrigerio,
tra fiorami d' oro
e arabeschi 
di velluto.

Accanto a Te
scorre lento, maestoso 
il tuo Fiume divino,
leggiadria delle sue rive
increspate di storia,
mentre la luna, 
argentea figlia del cielo,
veste la notte
di recondite armonie
per chi passa innamorato.
Millenni son trascorsi
sul Tuo cuore,
ferite, speranze di rinascita, 
e Tu sei sempre qui
a rinnovar al mondo 
la Tua ara di Pace, 
vessillo di Fede
si staglia laggiù,
verso il cielo si eleva
come per toccare l' Infinito.





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