Migranti, Ong contro Di Maio: "Falsità". Dura la Cei: "Visione ipocrita". M5s: Commissione Ue faccia chiarezza
Sul blog di Grillo l'annuncio di
un'interrogazione all'Unione europea sui presunti contatti tra operatori
umanitari e organizzazioni criminali libiche. Medici senza Frontiere e
Intersos: "Accuse vergognose". Erri De Luca con Saviano: "Di Maio
parla a vanvera". Il vice presidente della Camera: "Chi minaccia ha
qualcosa da nascondere". E Renzi: "Problema esiste ma lui lo usa come
diversivo"
ROMA - Sono le ong più credibili, persino quelle al
momento sollevate da qualsiasi coinvolgimento dalle procure, a rompere ogni
indugio e a schierarsi a difesa del mondo del volontariato e della cooperazione
dall'accusa gravissima di essere in contatto con i trafficanti di uomini in
Libia. Accusa cavalcata dal vice presidente della Camera Luigi Di Maio, che
strumentalizzando le conclusioni di Frontex
e impugnando i fascicoli aperti dalla magistratura a Catania, Palermo e
Cagliari, a sua volta taccia di buonismo e ipocrisia quanti da subito hanno
respinto anche la semplice ombra del sospetto su quanti operano in mare per salvare
vite umane. Tra questi, lo scrittore Roberto Saviano, che vede nella mossa di
Di Maio la cinica strategia di chi cerca di erodere consenso e raccattare voti
tra quanti i migranti "li vogliono in fondo al mare".E' bene
sottolineare come nel Rapporto di Frontex, l’agenzia di controllo delle
frontiere esterne dell’Unione Europea, non si parli mai di navi delle ong che
fungono da "taxi del mare" e di loro "collusioni con gli
scafisti", come affermato dall'esponente del Movimento 5 stelle. Nel
rapporto, precisamente a pagina 32, si legge piuttosto che le operazioni delle
ong potrebbero avere “unintended consequences”, ovvero “conseguenze
involontarie”, che è cosa ben diversa dall'accusare di rapporti organici con
chi fa affari sulla pelle dei migranti. Continua a leggere….
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