Patto Italia-Libia sui migranti, Raggi a rischio dimissioni, Berkeley culla della protesta e i segreti del cervello

Accordo tra Italia e Libia per fermare l’immigrazione illegale, contrastare il traffico di esseri umani e rafforzare le frontiere. A Roma il premier Gentiloni e il collega libico Sarraj firmano un memorandum, che riceve il plauso dell’Unione europea: «Puntiamo a chiudere la rotta libica». L’intesa - spiega Stefano Stefanini - «dev’essere anche il primo passo di una crescente presenza Ue nella crisi mediterranea più vicina all’Europa».

Raggi a rischio dimissioni
Virginia Raggi viene sentita per oltre otto ore dai pm, che l’accusano di abuso d’ufficio e falso per il caso Marra. Al centro dell’interrogatorio una polizza vita da 30 mila euro che Salvatore Romeo, suo stretto collaboratore, intestò alla sindaca prima che si candidasse. Ora quell’assicurazione può costare il posto alla prima cittadina di Roma. 

Berkeley torna ribelle
La rivolta anti Trump degenera in tafferugli con la polizia all’università di Berkeley, culla delle proteste negli Anni Sessanta. Salta la conferenza di Milo Yiannopoulos, direttore digitale del sito Breitbart e amico di Steve Bannon, consigliere del nuovo capo della Casa Bianca. Il presidente americano reagisce minacciando di togliere i finanziamenti statali all’ateneo.


Quanto consuma il cervello
Osservare, interpretare messaggi e ascoltare, ci costa il 20% dell’energia totale spesa dal corpo. Chiara Cirelli e Giulio Tononi, nello studio pubblicato sulla rivista «Science», spiegano che il sonno è il costo che il cervello deve pagare per essere in grado ogni mattina, al risveglio, di imparare nuove cose e affrontare un ambiente che cambia continuamente

Renzo Piano parla del Beaubourg
Renzo Piano celebra a Parigi i quarant’anni del suo Beaubourg, edificio che costituisce uno spartiacque tra la cultura d’élite e quella accessibile al maggior numero possibile di persone. «Ancora oggi mi meraviglio che ce l’abbiano lasciato fare. Dopo aver diviso l’opinione pubblica è stato adottato dalla città», dice l’architetto. 

Buona lettura e buon week end,

Maurizio Molinari La Stampa

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