Cosa resterà di questi mille giorni?

Cosa resterà di questi mille giorni?
Capita a tutti noi, dopo un periodo di intenso lavoro, riflettere sui risultati confrontandoli con le aspettative suscitate.
E' quello che sta capitando anche all'ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi il quale si chiede cosa resterà di questi mille giorni a Palazzo Chigi.
Ne hanno parlato anche in Transatlantico gli Onorevoli Cencio e Straccio. Si trasmette il dialogo tra loro intercorso per eventuale pubblicazione.
Circolo della Concordia
Giuseppe Castronovo

ECHI   DAL   PARLAMENTO
COSA  RESTERA’  DI QUESTI  MILLE GIORNI?
On. Straccio: collega Cencio… sei a conoscenza dell’ultima?
On. Cencio: dimmi…., di cosa si tratta?
On. Straccio: persone facenti parte della cerchia più ristretta di Matteo Renzi,  hanno riferito che l’altro giorno l’ex Presidente del Consiglio chiedesse loro cosa pensassero dell’esito del referendum costituzionale del 4 dicembre scorso.  
On. Cencio: cosa gli hanno risposto?
On. Straccio: uno dei  consulenti più ascoltati gli avrebbe così risposto: “Presidente non ci pensi più”. Pensi piuttosto che è riuscito a superare i mille giorni di permanenza a Palazzo Chigi.
On. Cencio: e Renzi?
On. Straccio: sempre queste persone hanno riferito che Renzi  parafrasando un canzone che l’artista  Raf presentò al festival di San Remo di qualche decennio  fa si mettesse a cantare:
“Cosa resterà di questi mille giorni
scivolati via come in un sogno,
ero riuscito a metterne in fila mille
ma il popolo ha infranto i sogni miei
con un  NO, no, no….
di pura protesta

gcastronovo.blogspot.it

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