Avviso per la presentazione di proposte per la cura, rigenerazione e gestione condivisa dell’ex-Forte Acqui


Prima attuazione del “Regolamento per i Beni Comuni Urbani” approvato dal Consiglio Comunale di Alessandria
La conferenza stampa odierna — presso la Sala del Consiglio Comunale di Alessandria e alla presenza dell’assessore alla Coesione sociale, Mauro Cattaneo, e del Dirigente Comunale responsabile, Rosella Legnazzi — segna un’importante tappa del percorso di sensibilizzazione della comunità cittadina alla valorizzazione dei propri “Beni comuni”.
Questa la terminologia alla base di un Regolamento approvato con Deliberazione n. 161 del 10 dicembre 2015 dal Consiglio Comunale di Alessandria e finalizzato specificamente alla “cura e gestione condivisa dei Beni comuni urbani”.
Si tratta di una cornice regolamentare molto significativa che si presenta in piena coerenza sia con le previsioni della Carta Costituzionale all’art. 118 comma 4 («Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà») che con quanto sancito dallo Statuto Comunale di Alessandria (art. 2 e 4).
Da questi presupposti prende avvio l’avviso odierno che intende invitare i cittadini attivi a presentare all’Amministrazione proposte di collaborazione per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa, nella forma del bene comune urbano, dell’immobile di proprietà comunale denominato “ex Forte Acqui”, sito in via Casalcermelli, quartiere Cristo, Alessandria.
Relativamente all’ambito tematico dell’avviso, la collaborazione tra i cittadini attivi e l’Amministrazione Comunale può prevedere differenti livelli di intensità dell’intervento condiviso e, in particolare: la cura occasionale, la cura costante e continuativa, la gestione condivisa e la rigenerazione. 

Sono ammesse proposte finalizzate a migliorare la fruizione collettiva del bene comune oggetto del presente Avviso negli ambiti tematici compatibili con gli strumenti urbanistici vigenti. 
Le proposte progettuali possono riguardare:
  • interventi di cura, rigenerazione e gestione condivisa dello spazio verde interno ed esterno alle mura; 
  • interventi di cura, rigenerazione e gestione condivisa delle casematte presenti all'interno del Forte.
Le attività devono essere preferibilmente ispirate alla promozione della creatività, dell’innovazione sociale dei servizi collaborativi e all’innovazione digitale.
Gli interventi proposti, ove riguardino trasformazioni urbanistiche, devono risultare compatibili con il Piano Regolatore Generale Comunale vigente e dovranno inoltre risultare armonizzati con le concessioni d’uso già in atto. 
Le proposte di collaborazione devono essere inviate per posta elettronica (mail o pec)all’indirizzo: comunedialessandria@legalmail.it entro le ore 12.00 del 16 marzo 2017 secondo lo schema di domanda allegato. è altresì ammessa la consegna a mano,entro lo stesso termine  presso l‘Ufficio Protocollo dell’Ente. 
Le proposte, in particolare, devono contenere i seguenti elementi: 
  1. descrizione dell’intervento e degli obiettivi che si intendono raggiungere; 
  2. durata dell’intervento nel suo complesso con l’evidenziazione dell’eventuale suddivisione in fasi;
  3. individuazione dei soggetti a cui é rivolto l’intervento (tipologie di utenti e fruitori);
  4. indicazione di altri soggetti coinvolti nella realizzazione dell’intervento;
  5. indicazione delle forme di sostegno richieste all’Amministrazione per la realizzazione delle attività, da individuarsi tra quelle previste e disciplinate all’art. 7 dell’Avviso.
Tutte le proposte saranno pubblicate dall’Amministrazione Comunale sul proprio sito internet: 

«Abbiamo scelto l’area dell’ex-Forte Acqui — sottolinea l’assessore Mauro Cattaneo — perché è un vero e proprio polmone verde e un elemento del patrimonio di proprietà comunale ancora nascosto, di cui credo solo una parte di alessandrini siano veramente consapevoli della sua suggestività paesaggistico-naturale. Non a caso, l’impegno di valorizzazione dell’ex-Forte Acqui si è già focalizzato attraverso il varo di due precedenti progetti, tuttora in corso, quali, per un verso, gli “Orti sociali”, gestiti con la Caritas Diocesana, e, per altro verso, l’“Apiario urbano” curato dall’associazione APS Cambalache e volto a coinvolgere richiedenti asilo e rifugiati in attività di formazione ed inserimento lavorativo.
«Per questo come Amministrazione Comunale — conclude Mauro Cattaneo — siamo molto contenti di proseguire nel solco della rigenerazione dell’ex-Forte Acqui e di farlo avviando per la prima volta la modalità di coinvolgimento diretto dei cittadini secondo quanto indicato dal Regolamento per i Beni Comunali Urbani, di recente approvazione da parte del Consiglio Comunale di Alessandria».










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