Un triste uccello mal predisposto al volo, Loredana Mariniello


Un triste uccello mal predisposto al volo
Donna, più che angelo,
mi appari triste uccello
mal predisposto al volo,
forse un'anatra che ancor
deve mutarsi in cigno,
uno sgraziato albatro
o un piccolo colibrì
che spesso si chiede :
" Cosa ci faccio qui ? "
Apri le ali,
prova a librar lontano,
o ti manca il coraggio
di correre incontro al tuo destino ?
Poggiati piano sulla mia mano,
voglio farti sentire quanto ti sono vicino.
Guarda i tuoi simili,
volar oltre le nuvole,
toccare il cielo,
proprio come nelle favole,
osservali innalzarsi
sopra la volta azzurra
mentre tutta sola tu
cammini su questa cupa terra,
esci dalla voliera,
sorvola la radura,
snobba l'ira funesta della tempesta,
arrischiati a volteggiar l'altrove della foresta,
sali sempre più su,
riga con le ali il cielo
cancella il mondo quaggiù.

Al di là di valli, mari e monti,
rompendo argini e ponti,
solcando l ' intenso fuoco del sole
ed elevandoti tra le stelle,
la visione per te sarà di sole cose belle,
ti si paleserà dinanzi agli occhi il futuro
come tesoro più unico che raro
e non sarai avaro in perenne sogno ,
perché ogni desiderio prima o poi 
tramuta in ostinato bisogno,
per cui, forza, dai, tiralo fuori dalla scrigno !
Scoprirai, sì, il dolore
nel non poterlo sempre realizzare,
ma ti accorgerai di quanto possa essere magico
continuare a sperare,
ti si rivelerà lo spirito dell'amore
integralmente nudo per forma e colore,
per quell'immane splendore sarai pronta
ad inventare mille parole,
comporrai musica, scriverai poesie
e vedrai la vita empirsi

di nuovi suoni e leggiadre melodie.

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