SOLO LE STELLE SANNO, Lidia Guerrieri


SOLO LE STELLE SANNO
Ma cosa c'è nel cielo?
Laddove incurva in volta tenebrosa
e, al centro, fora l'occhio della luna
il nulla oscuro ove ogni cosa è ascosa
e dai silenti spazi ci separa?
Se volgo il guardo,
com' esule nel mondo, questo chiedo:
che cosa c'è dove si perde in eco
il suono dei pianeti e, forse, voci
di sussurranti anime sperdute
in vagar infinito, in preci ripetute,
si chiedono per quanto sconosciuto
dev'esser loro ancora a quale meta
sia l'Universo intero destinato?
Da quale ignota plaga sgorga il Tempo
che, qual cascata,
di doviziosi secoli riversa
millenni in questo mondo,
e lustri, ed anni, ed ere senza fine,
ma che, egoista, serba brevi sorsi
al misero mortale vagabondo
nel mentre, in fiume, tra penosi scogli
trascina tutti senza requie o pièta
a estremo margo ed a fatal ruina?

Le stelle, solamente, questo sanno!
In quale forra o in quale plaga amena
del cosmo ascose un dio la pergamena
del nostro fato,
geloso che sapienza ne venisse
e, per tal grazia, fosse risparmiato
al gener nostro coltivar temenza!
Ma stelle, voi, che per sentieri vasti
in vago camminare sempre andate
e tutto ormai sapete,
soltanto a chi è poeta lo svelate!
e, rallentando il passo,
pietose vi chinate sopra il lasso
in pena, a consolare il suo dolore.
A me volgete il volto indifferenti!
chè voce mi mancò per celebrare
misteri tali e la sapienza vostra, 
e non conosco canto
che possa intenerire il vostro cuore!
















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