Intervista a Carlo Arrigoni, a cura di Mattia Cattaneo

by Pier Carlo Lava
Alessandria Post, dopo la sua biografia è lieta di pubblicare anche un intervista dell’artista Carlo Arrigoni, curata da Mattia Cattaneo.

Ciao Carlo, benvenuto nel blog, ci racconti chi sei e cosa fai nella vita oltre ad occuparti in qualche modo di cultura?
Ciao e grazie a Pier Carlo e Mattia Cattaneo per avermi "invitato" nel blog. Innanzitutto mi presento, mi chiamo Carlo Arrigoni, sono un ragazzo di 41 anni, risiedo in un paesino della provincia lecchese e nella vita normale faccio l'impiegato presso un'azienda metalmeccanica del comasco.
Come è nata la passione per il teatro?
La mia passione per teatro l'ho sempre avuta sin da ragazzino ma l'ho messa in pratica diciamo a tarda età, ovvero nel 2006, quando ho frequentato il laboratorio teatrale G. Mauri di Erba (Co) diplomandomi nel 2008 i cui insegnanti sono attori professionisti diplomatisi al Piccolo Teatro di Milano
Hai partecipato a numerose manifestazioni poetiche e tour poetici anche per la pubblicazione dei tuoi libri di poesie, cosa  è per te la poesia? 
Per me la poesia è sempre stata una valvola di sfogo, un mezzo per far trasparire le mie emozioni, i miei sentimenti, le mie passioni e questo "sfogarmi" tramite la poesia mi fa sentire molto bene.


Hai iniziato a fare delle letture sceniche, semi-teatrali, da te scritte e poi eseguite. Come avviene il processo di realizzazione di queste letture?

In primis cerco di reperire più materiale possibile, lo leggo, lo studio, ci lavoro modificando se necessita alcuni testi e cerco di creare  un percorso letterario di modo che tutte le varie parti della lettura scenica abbiano un elemento di collegamento. Così è stato per "Il Grande Capitano" e così per il recente "Acqua Violenta".


Parlaci del grande successo del recital “Il grande capitano”? 

Beh il Grande Capitano è stata davvero una bella sorpresa!  Gran parte del testo fa riferimento al libro "Un anno sull'altipiano" di Emilio Lussu ed è stato un recital che è stato molto apprezzato e chi mi ha dato parecchie soddisfazioni; ho fatto 13 date di cui una anche in Abruzzo e vedere luoghi meravigliosi, conoscere gente nuova e venir apprezzato per il tuo piccolo umile lavoro (non essendo io un professionista) è un qualcosa di fantastico! E' stato il punto di partenza che mi ha dato l'input per realizzare Acqua Violenta

Da circa un anno collabori con il poeta Mattia Cattaneo. Come è avvenuto questo incontro e come sono state le letture sceniche da voi realizzate “Per non dimenticare-la giornata della memoria” e “Profumo di liberta” e il prologo di “Acqua violenta”, ce ne vuoi parlare?
L'incontro con Mattia Cattaneo è avvenuto in quanto entrambi siamo fan della famosissima soap opera "Vivere" e ci siamo conosciuti di persona durante un incontro pomeridiano nel novembre 2015 nel quale Mattia aveva invitato l'attore Fabio Mazzari, il celebre Alfio Gherardi di Vivere.  I progetti realizzati con e da Mattia sono stati momenti di vera cultura e fatti con la passione comune per la cultura ed ho avuto il piacere di collaborare con lui sia nei progetti da te elencati ma anche nella presentazione del suo libro di poesie a Ponte San Pietro (Bg); Mattia oltre ad essere appunto un valido poeta cura tutta la mia parte comunicativa, ha creato il sito internet, lo cura in tutto e per tutto e lo segue personalmente...insomma Mattia Cattaneo è parte fondamentale della comunicazione di Carlo Arrigoni.


Stai per portare in scena, presto, il nuovo recital “Acqua Violenta”, ce ne vuoi parlare?

Acqua Violenta è una lettura scenica che ha come argomento l'alluvione della Valtellina del 1987 e nel 2017 saranno appunto trent’anni dall'accaduto. Il testo tratta principalmente di persone che hanno vissuto direttamente e indirettamente l'accaduto; da un'intervista all'allora ministro della protezione civile Giuseppe Zamberletti a persone che hanno perso tutto, persone, familiari, a descrizioni dell'accaduto ed a considerazioni di personaggi noti come ad esempio Enzo Biagi.

La prima data sarà il 6 gennaio 2017 a Tirano, proprio in Valtellina ed in Valtellina ci ritornerò in estate; seguiranno poi date in Brianza, nella Bergamasca e spero di portare il mio racconto nelle zone colpite dai recenti terremoti; sono in trattativa tramite un'associazione per portare il recital in Abruzzo e spero vada in porto.



Cosa è per te oggi la cultura in Italia? 

In Italia potremmo vivere quasi solo di turismo e cultura; a volte mi accorgo che la cultura è bistrattata, non considerata, come un qualcosa in più che sì può fare ma prima vengono altre cose e non è per nulla facile portarla in giro ma io nel mio piccolo cerco di non mollare e fare il possibile affinchè  la cultura non venga messa in un cassetto.



Hai dei modelli sia poeti sia scrittori che segui o a cui ti ispiri?

Sono legato ai poeti francesi come Verlaine, Prevert,Rimbaud, ed anche a Hikmet, Garcia Lorca ed in Italia sicuramente Pavese, Ungaretti, Leopardi e Montale.    

Per te, è più difficile leggere la prosa o la poesia?
la poesia è più difficile da leggere perché a volte per comprenderne bene il significato bisogna leggerla più volte; per la prosa è diciamo un pò più semplice.
Ci sono altri progetti in cantiere per l’anno che verrà?
ho in mente un progetto su Amedeo Modigliani ma è ancora in cantiere
Un tuo sogno nel cassetto?

più che un sogno è un desiderio; fare un evento insieme a Mattia Cattaneo e Fabio Mazzari, grande attore, grande persona, grande uomo.

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