I giovani che si trasferiscono all’estero nel pensiero del Ministro Poletti

Il dramma della disoccupazione e della conseguente emigrazione dei nostri giovani ha investito, questa volta, anche il Ministro del lavoro Giuliano Poletti per aver fatto, a proposito dei cosiddetti "cervelli in fuga", delle riflessioni sicuramente fuori luogo. Dichiarazioni che hanno indotto alcune forze politiche a chiedere le sue dimissioni.
Trasmetto le riflessioni  degli Onorevoli Cencio e Straccio sull'incidente cui è incorso il Ministro per eventuale pubblicazione. Giuseppe Castronovo
Circolo della Concordia
I GIOVANI CHE SI TRASFERISCONO ALL’ESTERO NEL PENSIERO DEL MINISTRO POLETTI.
(ECHI DAL PARLAMENTO)
On. Straccio: collega Cencio…
On. Cencio: dimmi….
On. Straccio: potresti dirmi, visto che sei amico del Ministro Poletti, cosa ne pensi della frase, che così tante polemiche sta provocando,  in merito ai giovani che si trasferiscono all’estero in cerca di lavoro?
On. Cencio: il mio amico Poletti ne dice così tante! Ti riferisci a qualcuna in particolare?
On. Straccio: quella che mi ha colpito di più è la seguente:  “conosco gente che è andata via e che è bene che stia dove è andata, perché sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi”.
Rifletti, specialmente sull’ultimo periodo  “non soffrirà a non averli più fra i piedi”.
On. Cencio: che vuoi che ti dica?
On. Straccio: una tua personale riflessione.
On. Cencio: a volte in privato gli ho ricordato, data l’amicizia che ci lega, quel vecchio proverbio che dice “la tua lingua non preceda il pensiero”.
On. Straccio: mi sembra che non abbia fatto tesoro del tuo consiglio.
On. Cencio: il mio amico Poletti è alquanto loquace e molto spesso dice ciò che non dovrebbe dire. Anzi, se vuoi che ti dica tutta la verità ….
On. Straccio: dimmela pure.
On. Cencio: … anzi, è solito dire ciò che pensa veramente.

gcastronovo.blogspot.it 

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