GRIDO SPEZZATO DEL TEMPO, Miriam Piga


GRIDO SPEZZATO DEL TEMPO
Mi guardo attorno, nel cielo
solo un cerchio che rotola sul mondo,
oscura il chiarore e si tinge di livore.
Destreggia lo sguardo con l'ansia di chi spera
che il giorno accolga il grido spezzato del tempo.
Sanguina ancora la ferita, sconta il suo castigo
a ridosso di un alba precoce, col manto suo di tristezza.
Siamo passeggeri scortati da un veliero
che rovescia la sua rotta e un vento che sbaglia simmetria.
Un onda nemica e un coraggio che rema sconfitto.
Mendichiamo un posto nel mondo
ma siamo polvere al suolo, una foglia che tesse il suo filo,
accende i colori ma invano porta lumi.
Crolla stremata, anch'ella derisa e calpestata.
Siamo spettatori e protagonisti,
ferro e fuoco, vita e morte.
Fumo che soffoca il giorno e un sole guardiano,
di vedetta, sull'uscio del cuore.
Miriam Piga 
Lirica Edita, 
tratta dal mio "Lo Sguardo Oltre La Memoria.

Febbraio 2016

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