È quel tempo, Miriam Piga


È quel tempo
che si ascolta a fatica
con voce tremula,
la gola provata,
lo sguardo curvo
e un gesto stentato,
perso dentro una ruga.
È quel tempo
che assottiglia il percorso,
e ti accorgi che l'alba
è la stessa di allora,
che l'argento della rugiada
ora gela sul tuo capello bianco.
Ti accorgi che ora,
per apprezzare i colori
e differenziare il tramonto
ai suoi albori,
sul tuo viso sostano perenni
le spesse lenti
di un paio d'occhiali.

Sei bella!
Anche la notte
sul tuo capo
tiene sospesa una stella.
Sei bella,
addosso al tuo scialle.
Sento il tepore allo sfioro,
sulla mia pelle.
Sei bella!
Le virgole, tra i versi
sono silenzi
che animano
la mia poesia,
sempre, eternamente agli esordi.
Miriam Piga 
17/12/2016


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