CANTO MUTO, Luigi Maione


CANTO MUTO
E nel frattempo
Me ne starò al mio posto .
Vivrò di mondi immaginari
Non avrò fretta
Vivrò lentamente
Senza tempo
E senza più paura.

Ho avuto quel che era scritto
Nel diario di quel mattino
Sono inciampato nel vento
Nella polvere della mia innocenza.

Ero lì in quel momento
Come carne scolpita
Da una mano nemica.
Non ho sentito dolore
E del mio sangue
Non ho sentito neanche l'odore. 


Solo un rombo di tuono
Che mi ha sfondato il cuore.

Nessun altro dio mi partorirà
solo un pianto di madre veglierà al mio fianco
finchè un altro schianto
spezzerà anche il suo canto

Ho avuto quel che era scritto
Nel diario di quel mattino
Sono inciampato nel vento
Nella polvere della mia innocenza.

Ero un bambino
Un bambino siriano
Un bambino sbagliato.
Ora dormo al sicuro
in un sacco scuro.

(l.m.Ago 2016)
(diritti miei)



Commenti

Post più popolari