Molinari: “Salde le nostre radici”

Molinari: “Salde le nostre radici”
Il leader del Carroccio piemontese al tradizionale appuntamento al Pian del Re traccia la rotta del movimento: mai più al rimorchio di altri. E riserva qualche stoccata alla Gancia: "Nessuna abiura su autonomia e federalismo". La battaglia referendaria
“Non c’è una Lega che rinuncia alle sue origini, che dimentica i principi fondativi dell’autonomia, del federalismo e del regionalismo, valori messi oggi sotto attacco dalla riforma costituzionale”. Sul fuoco della polemica tra le due anime del Carroccio – quella salviniana e quella bossiana – il segretario piemontese Riccardo Molinari getta acqua in quantità. Meglio ancora se è quella del Po. Sceglie Pian del Re, storico altare pagano del rito padano celebrato dall’Umberto Bossi degli anni ruggenti, il numero uno dei leghisti piemontesi per spazzare via sospetti e velate accuse di apostasia. Ai Giovani Padani radunati alla sorgente per il loro giuramento di fedeltà, ripete che “solo chi ha salde radici può affrontare le sfide del futuro” e aggiunge “per questo è fondamentale tornare ogni anno dove nasce il Po, indipendentemente da quella che è l’attualità politica del momento”.... continua su: 

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