Madre Teresa Santa: il Volto della Misericordia nei ritratti di Francesco Guadagnuolo



by infosannio
Nell’anno del Giubileo della Misericordia, Madre Teresa di Calcutta è stata preposta da Papa Francesco come testimone della Misericordia. Esponiamo la Suora attraverso i ritratti del Maestro Francesco Guadagnuolo le cui Missionarie della Carità, hanno programmato un’importante Mostra in occasione della Canonizzazione della loro Santa Madre. La personale di Guadagnuolo si potrà visitare nella Chiesa di San Gregorio Magno, Piazza San Gregorio, 1 - Roma, (tra il Circo Massimo e il Colosseo) dal 7 all’8 settembre 2016 con orario continuato dalle ore 9,00 alle ore 18,00; in quei giorni si potrà avere la possibilità di visitare anche la Reliquia con il sangue della fondatrice delle Missionarie della Carità e la stanza, situata nel convento di San Gregorio, dove la Suora dimorava durante la sua permanenza a Roma.Madre Teresa di Calcutta, Premio Nobel per la Pace nel 1979, proclamata Beata il 19 ottobre 2003 da Papa Giovanni Paolo II, Papa Francesco la proclamerà Santa il 4 settembre 2016 nel Giubileo straordinario della Misericordia, il giorno precedente la ricorrenza del 19° anniversario del trapasso della Madre, il 5 settembre 1997. Proprio il 5 settembre è stata scelta come data dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, per sostenere la Giornata Internazionale della Carità.Francesco Guadagnuolo che ha dedicato numerosi ritratti a Madre Teresa, sensibile alle sofferenze verso i Paesi del Terzo Mondo realizza l’opera “Il Pane della solidarietà” per l’ONU a New York, seguendo la dichiarazione di amore di Madre Teresa verso tutti i poveri del mondo. Infatti, il 15 aprile 1999 è partita da Roma per New York la Delegazione dei Parlamentari per il Giubileo presieduta dalla Senatrice Ombretta Fumagalli Carulli, di cui faceva parte l’artista Guadagnuolo, con lo scopo di incontrare le delegazioni accreditate presso l’ONU e di presentare il progetto sul debito estero, la libertà religiosa e la dignità della persona e consegnare l’opera di Francesco Guadagnuolo 

“Il Debito Estero” – il pane della solidarietà, al Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan. L’opera è esposta permanentemente nella prestigiosa Sede dell’ECOSOC del Palazzo di Vetro di New York, dedicata per la promozione dell’economia e l’avanzamento dei Paesi bisognosi. L’opera è stata consegnata, per il Segretario Generale dell’ONU Kofi Annan, al Presidente dell’ECOSOC l’Ambasciatore Francesco Paolo Fulci, il quale ha spiegato: «Il quadro di Guadagnuolo è un simbolo della vocazione dell’Italia alla cooperazione verso il Terzo Mondo. Ma è anche l’occasione per lasciare una traccia del nostro contributo alla lotta per lo sviluppo e per i diritti umani anche quando l’Italia non avrà più la Presidenza dell’ECOSOC».Guadagnuolo - Il pane della solidarità- il Debito estero - nella Sede dell'ONU New YorkHa proposito della sua opera “Il pane della solidarietà” L’artista ha detto: «Ho voluto rappresentare, secondo il grande insegnamento di Madre Teresa, come il mondo opulento e ricco dovrebbe comportarsi nei confronti della parte del pianeta ancora sotto la morsa della fame e del sottosviluppo. Ne è uscita un’opera carica di suggestione, dove i due emisferi a confronto sono uniti da due mani che protendono ad offrire il pane, per significare che il mondo dovrebbe unirsi in un impeto di giustizia e di solidarietà per assicurare a tutti gli uomini della terra una vita dignitosa, degna di essere vissuta».Madre Teresa è stata una dimostrazione suadente, non è un caso che ogni volta confermasse: “Dio ha identificato se stesso con l’affamato, l’infermo, l’ignudo, il senzatetto; fame non solo di pane, ma anche di amore, di cure, di considerazione da parte di qualcuno”. La Suora di Calcutta, capace di parlare bonariamente con gioia, con i più autorevoli politici del mondo, ci ha regalato un patrimonio spirituale da alimentare in periodi come questi che stiamo vivendo di brutalità e regresso.Ha scritto Mons. Sante Montanaro: “…una coraggiosa religiosa della quale erano ben note l’eccezionale semplicità, la grande dolcezza, e l’esemplare adattamento alla sofferenza, certamente, frutto del suo profondo amore per Cristo. Preso dall’ammirazione per questa Suora, nel cui corpo minuto albergava un’eccezionale forza interiore, Guadagnuolo ha eseguito una serie di ritratti che testimoniano le opere straordinarie di carità compiute dalla Beata, le sue preghiere, le sue parole colme di speranza cristiana”.Guadagnuolo dichiara: «Realizzando questi ritratti ho compiuto un itinerario mistico attraverso le parole, le testimonianze e le preghiere di Madre Teresa. Nel silenzio della contemplazione Ella sentiva il grido di Gesù sulla croce: “Ho sete”. Questo grido la spingeva sulle strade di Calcutta alla ricerca di Gesù nel povero, nell’abbandonato, nel moribondo alleviando le loro sventure.Ho cercato in queste opere una forza evocativa, cercando di tirar fuori quel segreto, quel silenzio di cui era avvolta la Missionaria della carità, lei diceva: “Oh benedetto silenzio che dà tanta pace all’anima”. Questi ritratti sono una successione di suggestioni che non possono essere espressi ma solo vissuti con un personale rapporto spirituale. Le opere grafico-pittoriche scoprono l’aspetto di una nuova iconografia e di un cromatismo moderno, che scandiscono la vita ed i tempi della Suora di Calcutta cercando di esprimere quella forza espressiva di questa piccola grande donna per un’interpretazione di una figura così poliedrica qual è Madre Teresa, ecco perché la identifico come la Santa dei nostri giorni di cui tanto abbiamo bisogno. Tutta la vita di Madre Teresa è stata fondata sulla misericordia verso l’umanità sofferente.In queste opere ho cercato di fare risaltare tre realtà dell’Apostola dell’amore: la gioia, la sofferenza e la preghiera. Spero che questa mostra possa far ritrovare almeno una piccola parte benevola di noi stessi».


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