Lector in fabula ( e figurine )
by mizaar
Faccio
collezione di figurine. No, non quelle dei calciatori o dei
Pokémon, per quanto con quest'ultime potrei pavoneggiarmi con stuoli di
cercatori di incrollabile e infaticabile fede e dall'età variabile. Faccio
collezione di figurine virtuali. Il santo web permette raccolte di immagini che
in altri tempi sarebbero risultate impossibili, salvo l'accensione di un mutuo
ventennale spendibile nell'acquisto delle figurine Panini - e neppure quelle
visto che a me dei calciatori non mi sconfinfera un bel niente. Colleziono,
secondo il mio interesse e l'ingegno del caso, immagini di persone che leggono
- e non solo. Nella scelta delle figurine non sono selettiva, tutto è accettato
e accettabile. Si va dal manifesto grafico al preziosissimo quadro, dove la
madama di turno è colta nell'atto della lettura oppure presa mentre è momentaneamente
ferma, con il libro aperto tra le mani, e osserva il pittore che la ritrae in
un gioco di vedi? sono istruita anch'io! In realtà, mettendo insieme alcune
informazioni visive, vengono fuori delle riflessioni interessanti. Le signore
dell'Ottocento amavano farsi ritrarre con un libro in mano: condizione
manifesta del loro grado di istruzione, come dicevo poco prima? Oppure dello
status che prevedeva, come corredo sociale, il possesso di una biblioteca
casalinga? Sia come sia, una bella affermazione di (apparente) interesse verso
la nobilissima arte della lettura - che attiene propriamente alle donne, perché
le donne leggono più degli uomini e questo non lo dico io sola, la verità! Le
donne dell'Ottocento e del Novecento leggevano senza distrazioni, lettrici dure
e pure.
Le fotografie più recenti di donne in lettura prevedono un corredo che,
francamente, mi fa girare non poco le figurine: per risultare lettrici
credibili, attualmente, bisogna avere all'attivo, nei pressi del luogo
prescelto per dedicarsi alla nobile arte - il luogo è quasi sempre un bovindo,
oppure una poltrona confortevole ammantata di un plaid in cashmere, il letto
disfatto che fa pensare ad un prima e ad un dopo - l'immancabile tazza da mug
con tisana, of course, maglioni oversize, il gatto acciambellato alla bisogna e
il broncio assorto della lettrice incallita. Nel confronto mi sembrano più
credibili, e in fabula, le madame d'altri tempi. Sarà la patina preziosa della
rappresentazione artistica a rendere
accattivante l'idea delle donne lettrici credibili per sempre?
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