Cornelis Escher a Palazzo Reale Milano




Cornelis Escher a Palazzo Reale Milano
Dal 24 giugno 2016 al 22 gennaio 2017
Orari:
Lunedì 14.30-19.30
Martedì, mercoledì, venerdì, domenica 9.30-19.30
Giovedì e sabato 9.30-22.30
by Maura Mantellino
A Palazzo Reale è in corso la mostra sull’opera dell’incisore Maurits Cornelis Escher curata da Marco Bussagli e Federico Giudiceandrea. Promossa dal Comune di Milano-Cultura in collaborazione con Arthemisia Group e 24 ORE Cultura- Gruppo 24 Ore ospita più di 200 opere e l’itinerario è un viaggio nella produzione del maestro. Escher è nato a Leewarden, nella Frisia, il 17 giugno 1898 ed è morto a Laren, in Olanda, nel 1972. Nel 1922 visitò l’Italia soprattutto la Toscana per poi spostarsi in Spagna e precisamente a Madrid e Toledo. A Granada l’artista venne colpito dai particolari arabeschi del palazzo Alhambra ( palazzo moresco del 1300). Furono proprio i motivi grafici del palazzo che lasciarono un’impronta importante nelle sue composizioni . Infatti egli inventò uno stile proprio, che include le  ‘tassellature’. Esempi conosciutissimi del suo modo espressivo includono Le Mani che disegnano (1948), Cielo e Acqua (gioco di ombre e luci che
converte i pesci nell’acqua in uccelli nel cielo), Salita e discesa (1960). In queste incisioni ritroviamo una visione particolare della percezione visiva degli oggetti e della prospettiva. Le implicazioni geometriche, fisiche e spesso anche matematiche coinvolgono la sua personalissima filosofia.
‘… molti dei mondi che ha disegnato sono costruiti attorno a oggetti impossibili come il Triangolo di Penrose oppure ad illusioni ottiche come il Cubo di Necker.’ 
Inoltre
‘I processi ricorsivi, quali l'effetto Droste, collegati a particolari rotazioni del piano, come in galleria di stampe, dove partendo dallo sguardo di un visitatore ritratto a osservare il paesaggio di quadro appeso nella galleria, lo sguardo prosegue passando impercettibilmente dal dipinto al paesaggio reale ritrovandosi, dopo un percorso circolare, a osservare la nuca del visitatore attraverso la vetrata della galleria esso, in una successione potenzialmente infinita. … I Dischi di Poincaré, in litografie come Il limite del cerchio figure simili sempre più piccole si susseguono all'infinito fino al bordo esterno di un disco.’ Da Wikipedia

La sobrietà di ponderazioni formali e tonali diventa un’apertura a un nuovo e particolarissimo modo di scalare forme geometriche trovando appropriati mezzi di neri, mezze tinte e bianchi. Una ricerca innovativa di forma e di segno grafico che non presenta mai una debolezza o un cedimento nell’attività grafica. E’ stato definito l’esploratore dell’impossibile e di visioni prospettiche infinite e irrazionali.

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