UN ALTRO GIORNO, by Vittorio Zingone

UN ALTRO GIORNO
Un altro giorno sempre un altro giorno
affligge il cuore, l'anima, la mente;
torna la memoria al corpo tuo stupendo,
al tuo sorriso di cielo di settembre,
al tuo saluto che ormai mi manca
qual mormorio d'acque in un ruscello,
al tuo sguardo, schiudersi tra nembi
di portentosi azzurri
dopo giorni e notti di piovere insistente.
Sono ormai incapace di gioire
per le cose belle di questa nostra vita,
se tutte le ha assorbite lo splendore
del tuo corpo d'Afrodite,
il fascino degli occhi tuoi stupendi,
la segreta attrazione dei fulvi tuoi capelli...
Perché - mi vado domandando
mille volte al giorno -
tu non avesti per me amor nel cuore;
perché, come me, non provi tenerezza,
perché non avverto quel vuoto che si prova
stringente dentro l'anima per la lontananza
del proprio amato cuore?


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