Tre poesie di Paola Casulli

Paola Casulli poetessa, originaria di Ischia, ha dato alle stampe cinque raccolte di poesia. La sua scrittura ha saputo distinguersi nel panorama italiano. Paola Casulli si occupa anche di eventi letterari e poetry slam. Vive in Piemonte, nel Monferrato. Il suo sito è: http://www.incantoerrante.com
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Le ombre non finiscono mai.
Si allungano o recedono
In grigi fili dai piedi
Alla nudità di un corpo. E viceversa.
Un futile rito. Una mestizia
Da viaggiatore stanco.
Un giorno, andandomene,
Le taglierò la testa, alla mia, di ombra
Come ho visto fare
Nei più preziosi dipinti
Quelli in cui si tradisce il silenzio e
E si sferra il colpo con un pugnale
Da una tenda, una porticina, e l'idillio
Conta i suoi cadaveri.
Ecco, prenderò in prestito
Queste sventure e colpirò in pieno.
Finché ogni quercia avrà la sua luce.
E io la mia smorfia contorta. Prolungata
Estasi. Senza un perché.

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Inutilmente si cerca un'eco
Dove fare il nido.
La terra é vuota e le benedizioni
Consacrano a nuove voci
Solo i mistici bianchi oltre la calce
Dei templi.
Sono e resto un ritmo nelle vene
Del fuoco.
Un appello a giorni che mai
Rinsalderanno tregue.
Ho avvertito tutta la mia solitudine
In un unico grido
Che il mondo ignora.

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Per poco
l'apparizione dell'alba non riduce
al silenzio la via. Il vuoto di queste nuvole
Abbraccia le nostre invenzioni
Notturne
Le rivoluzioni dell'anima
Guizzano di nuove battaglie.
Ancora per poco
Restiamo con la smorfia del nostro
Quotidiano
Poi, la pelle brucia dei propri esilii
Il corpo sente il logorio
Della sorte
E Inavvertitamente
Tutto
Al pari della pietra del vento
Delle nostre bocche aperte sugli umidi respiri
Per poco
Tutto diventa sostanza
Sulla soglia degli dei.




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