La logica vincente di Matteo Renzi

Ieri sera ho imparato dal nostro amato premier Renzi una cosa meravigliosa. Che si possono vincere delle consultazioni non perché ti votano, ma perché la maggioranza degli elettori decide di non presentarsi proprio ai seggi non dicendoti né sì né no.
È una forma di democrazia del tutto nuova, del silenzio-assenso. Siccome non ti ho detto esplicitamente NO e neppure mi sono presentato per dirti qualche cosa, allora il mio può essere considerato un sì, ed entusiata.
Ad applicarla anche nella vita, tutto diventa più semplice. Io, per esempio, posso a buon diritto considerarmi la più grande scrittrice vivente, ma anche, per dire, una scienziata che Einstein in confronto è un signor nessuno. Non ne siete convinti? Contiamoci: se anche qualche centinaio di persone nei commenti mi dirà che sono matta, io ho dalla mia i milioni di silenti che non esprimono
un parere, e perciò confermano il mio assunto.
Quindi da oggi in poi se in milioni e milioni non mi fate esplicitamente notare che non siete d'accordo con me, mi sento autorizzata a dire che mi appoggiate in toto. Se qualcuno non è d'accordo, sappia che è una minoranza, un gufo, rosicone e anche un po' fuori dal mondo, e può prendersi il suo #ciaone da portare a casa, incartato e pronto alla bisogna.
Come ti semplifica la vita, il nostro beneamato premier Renzi, con la sua logica stringente da vincitore. Per esempio se ora dicessi che Renzi non capisce una cippalippa e solo pochi suoi fan intervenissero a difenderlo, io potrei obiettare che ho vinto perché tutti gli altri zitti che non dicono nulla concordano con me... no, aspetta, mi sono incartata. Mi sa che non funziona così, la logica di Renzi. Appena capisco dov'è l'errore non vi preoccupate, aggiorno il post subito.
Voi, intanto, commentate numerosi per dirmi se siete d'accordo o no. O anche state zitti, che è lo stesso. E forse pure meglio.



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