Al Complesso del Vittoriano a Roma è stata allestita una mostra davvero significativa dedicata a Alphonse Mucha.


by Maura Mantellino
Dal 15 aprile all’11 settembre nelle sale del complesso capitolino sono presenti più di 200 opere dell’artista Alphonse Mucha che è riuscito a rendere memorabile il passaggio dall’Ottocento al ‘secolo breve’. Organizzata e curata da Tomoko Sata, responsabile della Fondazione Mucha dal 2007, la mostra presenta un’ interessante e dettagliata panoramica delle opere del maestro dell’Art Nouveau: dipinti, disegni, manifesti, gioielli e anche disegni preparatori degli arredi della Boutique Fouquet. Alphonse Maria Mucha nacque a Ivancice, in Moravia, nel 1860 e morì a Praga nel 1939. L’interesse per il disegno iniziò a manifestarsi fin dall’infanzia. 
Nel 1881 conobbe il conte Karl Khuen Belaso di Mikulov che si interessò ai suoi lavori e lo assunse per decorare con degli affreschi i suoi castelli. Rimasto favorevolmente impressionato dalla sua bravura, il conte decise di sostenerlo economicamente e l’artista poté iscriversi all’Accademia della Belle Arti di Monaco di Baviera. 
Nel 1887 Mucha si trasferì a Parigi, continuò i suoi studi presso l’Académie Julian e divenne uno dei più importanti pittori dell’Art Nouveau. Dopo
aver realizzato un poster per pubblicizzare Gismonda, opera teatrale con protagonista Sarah Bernhardt, venne messo sotto contratto per diversi anni dalla medesima. 

Dal 1906 al 1910 Mucha visse in America e ritornato in Europa  e decise di stabilirsi a Praga, dove si dedicò alle decorazioni di diversi palazzi praghesi. Dopo averci lavorato per diversi anni, nel 1928 presentò a Praga il suo capolavoro l’Epopea slava. 

Moltissime sono le opere del maestro: cartelloni pubblicitari, manifesti teatrali, cover per riviste, illustrazioni per libri. Bellissime e raffinate le sue figure soprattutto femminili: eleganza, poesia, e ritmo sono gli ingredienti della sua arte. 
Nei suoi disegni, il tratto a volte si impunta, scatta, si torce e spesso divaga in forma floreale dove la sapienza è pari all’intuito. 
Maestro del colore, nella sua produzione ritroviamo una visione lucidissima e umana, tutta assorbita in momenti pieni di armonia. Arte quasi raccontata con tratti lucenti, ritmati, brulicanti di luce, quasi una partitura orchestrata di colori. Freschezza fremente, lucente, istantanea è la principale caratteristica dei suoi lavori.

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