PREMIO UNGARETTI 2016 – CONCORSO DI POESIA

by Maura Mantellino
La poesia è poesia quando porta in sé un segreto ’ – Giuseppe Ungaretti.
In questi giorni si è concluso il concorso di poesia “Premio Ungaretti”, indetto da Antologia Atelier Edizioni.  Antologica Atelier ha voluto,  con questo premio, fare un  omaggio a Giuseppe Ungaretti che nella sua poetica libera dalla metrica, ha spalancato la porta dell’espressività ed allo stesso tempo ha mantenuto la coerenza espressiva che si andava scardinando con le avanguardie e le sperimentazioni (futurismo e Dada). 
La giuria era composta dalla Professoressa Elena Deserventi,  laureata in Lettere, fino al 2011 è stata docente di Italiano e Latino. Componente della società culturale Dante Alighieri, ha tenuto varie conferenze di carattere letterario su movimenti e autori del '900 italiano,  ha letto e commentato pubblicamente canti della Divina Commedia. Al suo attivo, la pubblicazione di un romanzo breve dal titolo  "Dentro la ragnatela" di genere narrativo - psicologico . Paolo Muccio e Lucia Lanza erano gli altri due membri facenti parte della giuria: il primo è uno scrittore, poeta e produttore musicale, mentre Lucia Lanza è responsabile coordinamento editoriale di Antologica Atelier Edizioni. Diplomata in scultura AABB di Verona, ha seguito corsi universitari di psicopedagogia. E’ giornalista pubblicista e ha condotto per tre anni la rubrica d’arte ne ‘Il Nuovo Veronese’. Attualmente si occupa di poesia per il gruppo culturale Antologica Atelier, elaborando, antologie, e-book e sillogi.

Al concorso hanno partecipato 64 autori. 

Miriam Piga
La vincitrice del concorso – Primo Premio assoluto è MIRIAM PIGA, poetessa di origine sarda, attualmente residente a Verona. 
Le motivazioni della giuria sono le seguenti:
Elena Deserventi

Il trittico è costantemente percorso dal trasparire di un IO che cerca e da un TU che, cercato, si svela, in un rapporto di intrinseca partecipazione con la Natura, colta in manifestazioni prevalentemente visive, arricchite da altre sensazioni, quasi proiezioni ordinate alla rivelazione. La Natura si propone così come luogo privilegiato di un legame anima-paesaggio, simile ad un abbraccio di scambievole affinità. La parola si fa espressione della natura e le voci della natura hanno timbro, colori, aspetti del sentire umano. A tratti si può avvertire la forza creativa del "dire" poetico.

Il percorso è rinforzato dall'armoniosa coesione ritmico-retorica. Si propone ricca e varia la presenza di figure di suono, come anafore, allitterazioni, assonanze, è ben disposta l'alternanza tra vocali aperte e chiuse, consonanti liquide e morbide, o dure e scabre, a sottolineare rispettivamente l'attesa incerta, l'apertura di uno spiraglio, la luce di una certezza. Notevole la scelta compositiva che privilegia la struttura cadenzata da pause, di incisivo rilievo semantico, quasi delimitazioni inevitabili di un processo di ricerca e ritrovamento che si avvia e svolge libero e nello stesso tempo definito, per non svanire proprio quando è raggiunto.

L'intera composizione si snoda in un'armonia di messaggio e di forma, sempre allo stesso alto livello.

*

Paolo Muccio

Il trittico si presenta sotto la veste di un quadro dipinto ad arte il quale è stato pienamente in grado di coinvolgere la lettura nella sua pienezza attraverso la messa in comunione di tutti e cinque i sensi. Molto apprezzata questa voglia di voler coinvolgere il lettore in questo mondo fatto di immagini evocative abilmente messe in mostra per mezzo dell'uso sapiente della metafora abbellita dal tripudio
di colori, odori e sapori che investono le opere rendendole distintamente percepibili. Molto sentita e reale l'esperienza in prima persona portata avanti da un verso che lascia nella lettura qualche sospiro non voluto dettato da una continua ricerca di dialogo che forse ognuno di noi ha destinato al silenzio soprattutto se quest'ultimo è figlio d'amore, argomento anch'esso distintamente percepibile in maniera tanto regale quanto potente.

*

Lucia Lanza

Miriam Piga esprime sempre nelle sue poesie una maturità ed una consapevolezza stilistica che le consentono di trasmettere al lettore con trasporto e immediatezza le diverse sfumature della sua sensibilità. Resta tuttavia “il segreto” citato da Giuseppe Ungaretti, come il tesoro da cercare nei versi: un segreto celato che solo anime affini e attente possono cogliere.

La sua poesia è sempre molto ricca e traboccante: certamente, nei parametri stabiliti dal concorso, l’autrice ha accolto il limite richiesto ma senza svilire il messaggio, nè tradire il suo stile.

Elena e Paolo hanno espresso in chiaro il loro pensiero che condivido e uniti, come mai giuria ho visto, abbiamo scelto Miriam: a lei i più sinceri e affettuosi complimenti con l’augurio di proseguire in quest’Arte creativa, intima e sensibile.

Ed ora leggiamo insieme le splendidi poesie, vincitrici del concorso, di Miriam Piga

ESISTI
Ospite privo di giaciglio
il ricordo che nella notte scura
diviene capanna e rifugio.
Dentro un sospiro trincerato
ha riposto composte attese.
Esisti nel riverbero di un vetro,
ai primi bagliori dell'Alba
ove cogliere della luce l'afflato.
Esisti nei tramonti a specchio,
tra le corsie di un dolore antico.
Sei il tempo che concede riparo,
l'appiglio di un dì sospeso.

MANTO D'OMBRA
Un muto richiamo
il perduto volo di un tramonto.
Si tinge di rosso, il vento,
vacilla e mi conduce,
corruga la fronte
e declina l'abbraccio.
Ed io ti vedo, oltre la notte,
oltre il chiaro scuro dell'aurora.
Tra le spume argentate
e il moto ondoso dell'onda.
Ho proteso il mio fianco
al fiorir del tuo manto d'ombra.

LA ROTTA SINCERA
Ti cerco nei primi bagliori,
quando lo sguardo vaga
tra le brame assorte del silenzio.
E ti ritrovo all'alba,
tra boccioli di cielo nero
e sul viale, di anime deserto.
Sei la rugiada che si impregna
tra fili di foglie amaranto.
Una boccata d'aria
e la stagione promiscua
che accarezza la sera.
La bussola con la rotta sincera.

Complimenti sinceri a Miriam Piga! 
Ed ecco un suo pensiero sulla passione per la poesia:
‘La passione per la poesia mi accompagna da sempre: in essa mi sono rifugiata dopo aver perso mio padre. Avevo bisogno di mettere per iscritto il mio dolore, fortemente radicato nel mio cuore e nello scrivere  versi ho trovato conforto. Sono un’operatrice socio sanitario e tutti i giorni affronto la vecchiai, la malattia, e la sofferenza. Nelle mie poesie si possono trovare svariate tematiche che affrontano principalmente i rapporti umani:  relazioni  basate sull’empatia. La scrittura ha esaltato la qualità della mia vita, rendendomi una persona migliore. Condivido la mia passione con gli anziani e dono loro emozioni, calore umano e vicinanza”
Grazie Miriam per le tue belle parole!

Marco Ambrosi, Elvio Angeletti, Paola Bajo, Sergio Basciu, Mariateresa Bocca, Michela Buonagura, Annalena Cimino, Daniela Cobaich Mascaretti, Maria Immacolata Contini, Maria Elia, Maria Gloria Ferrari, Angela Giordano, Izabella Teresa Kostka, Piergiorgio Lito, Maura Mantellino, Paolo Mascotto, Lucia Merola, Diella Monti, Chiara Morlin, Maria Rosa Oneto, Rossella Pompilio, Lucia Roca, M. Cristina Sabella, Giuseppe Scolese, Angela Scotti, Anna Serio, Marco Viviani e Ed Warner. 
Da questo iniziativa è nata una splendida antologia che comprende, oltre alle poesie della vincitrice Miriam Piga, le opere di 28 poeti. Ed ecco i nomi degli autori:


Commenti

Post più popolari