Le Bufale

Le Bufale 
Dalla settimana scorsa abbiamo inaugurato la rubrica "Le bufale". Capita spesso di leggere polemiche nei confronti del Governo, e fin qui tutto bene: la polemica è il sale della democrazia. Quando però si fa polemica contro la realtà, è giusto iniziare a rispondere. Con i fatti, con i numeri. La scorsa enews ho parlato di lavoro. Per chi se la fosse persa, qui c'è il link. Nelle prossime puntate parleremo di tutto quello che volete, vado a richiesta: banche, finte trivelle, tasse. 
Fatemi sapere, io rispondo. 
Questa puntata de "Le bufale" la dedichiamo a chi dice: con il Governo Renzi, il Mezzogiorno è scomparso dalla scena politica. 
Proprio ieri è stato firmato il decreto ministeriale sul credito di imposta per chi investe al Sud. Che unito agli incentivi sul lavoro, ridotti ma pur sempre presenti, e al superammortamento del 140%, costituisce una invitante occasione per chi vuole credere nel futuro del Mezzogiorno. 
A queste iniziative vi prego di sommare:

La cultura - cominciando con Pompei, dove ormai la notizia non sono più i crolli, ma le inaugurazioni. Segnatevi poi la data del 30 aprile per i Bronzi di Riace. E il meglio deve ancora venire.
Bagnoli - dove nonostante il tempo che ci ha fatto perdere il Comune, abbiamo vinto mercoledì scorso al Tar contro l'amministrazione De Magistris e adesso possiamo finalmente partire: sarò personalmente a Napoli in Prefettura per la cabina di regia il prossimo mercoledì 6 aprile. Napoli è
una città unica e quando il potere locale collabora si raggiungono risultati insieme (si pensi alla metropolitana): ma quello che deve essere chiaro su Bagnoli è che noi andremo avanti comunque, con o senza il Comune. Perché quella è un'autentica vergogna nazionale. E noi faremo a Bagnoli quello che abbiamo fatto con la Variante di Valico o con l'Expo o con la riforma del Senato: proprio perché tutti dicono "è impossibile!", noi lo faremo.
La Napoli Bari - accelerata grazie allo sblocca Italia. E più in generale gli investimenti per il miglioramento delle linee ferroviarie (circa 500 milioni) sia nella dorsale tirrenica che in quella adriatica.
Matera 2019 - con i progetti di collegamento più rapido con Bari e soprattutto culturali (il 6 aprile visiterò anche Matera, insieme al Governatore Pittella con il quale sono già stato qualche mese fa allo stabilimento bellissimo della Fiat di Melfi).
Le crisi aziendali - dalla più grande, Ilva, fino alle presunte piccole, da Carinaro a Termini Imerese. Senza dimenticare quelle appena sistemate, la IrisBus in Irpinia e quelle che ancora sistemate non sono, a cominciare dalla drammatica vicenda del Sulcis
Della parte infrastrutturale calabrese abbiamo già discusso in una recente enews dopo l'abbattimento dell'ultimo diaframma della Salerno Reggio Calabria. Adesso c'è da spendere tutto quello che va speso in Sicilia dove tra strade, dissesto e bonifiche ci sono risorse per quasi cinque miliardi che però vanno spese nel modo più efficace e puntuale. Stiamo cercando di spendere il più velocemente possibile questi soldi (anche perché meno velocemente sarebbe difficile, visti i tempi a cui siamo abituati) ma abbiamo il dovere di spenderli bene.
Sulla banda larga tutti i territori stanno ricevendo una particolare attenzione, ma il nuovo modello studiato insieme a Enel vedrà tra gli altri il protagonismo di Bari e Cagliari. Questione di giorni e saranno resi noti i dettagli.
L'opera di pulizia su realtà indecorose come le Ferrovie Sud Est in Puglia o la riduzione delle partecipate previste dalla Legge Madia sono ulteriori tasselli di un mosaico molto più ampio che vede il Mezzogiorno finalmente centrale nelle politiche del governo non con l'assistenzialismo o con l'elemosina, ma con la richiesta ai soggetti sociali e civili più forti di farsi sentire, di mettersi in gioco, di non sprecare tempo ed energia per fare giochini della vecchia politica, ma per mettersi finalmente in condizioni di competere.
Diciamo la verità: il Sud non ripartirà mai finché la classe dirigente del Paese, e del Mezzogiorno in particolare, non rottamerà la rassegnazione e la lamentela. Le cose stanno finalmente accadendo, i fondi ci sono, l'impegno è tanto. Il Governo sta impiegando l'energia più grande per far ripartire il Sud e per sconfiggere la terribile piaga della disoccupazione. Ma dobbiamo remare tutti dalla stessa parte. 
C'è un sacco di gente splendida al Sud. Leggo i giornali di questi giorni e penso a Valentina che è una studentessa che ha vinto le Olimpiadi di Italiano o a Giuseppe che è un poliziotto e ha disarmato un rapinatore senza utilizzare la sua arma e dunque senza mettere nessuno a rischio. Dall'imprenditore che ci crede nonostante tutto al volontario che manda avanti una comunità con il proprio servizio. Questo Sud è più forte e più grande delle lamentele di chi sa solo criticare. Tutti, tutti insieme, possiamo salvare il Mezzogiorno. A condizione, finalmente, di prendere degli impegni. Di rispettarli. Di far accadere le cose. Di crederci fino in fondo.
Matteo Renzi




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