L’Ue ci impone l’olio tunisino: lo schiaffo ai nostri agricoltori

Via libera a 35mila tonnellate di olio d'oliva tunisino a dazio zero. Anche il Pd vota a favore. Salvini: "Che schifo!"
(Sergio Rame - ilgiornale.it) - L'olio extravergine italiano è stato svenduto per un condimento qualsiasi made in Tunisia.
Con il benestare del Oartito democratico, è infatti arrivato la prima luce verde dell'europarlamento all'accesso temporaneo supplementare sul mercato dell'Unione di 35mila tonnellate di olio d'oliva tunisino a dazio zero, per il 2016 e 2017. "Dopo l'arrivo di migliaia di tonnellate di riso da Cambogia e Birmania, un altro schiaffo ai nostri agricoltori e agli italiani tutti - tuona Matteo Salvini - capito come Renzi cala le braghe a Bruxelles?".
Gli eurodeputati della commissione commercio internazionale del Parlamento europeo hanno approvato il provvedimento con 31 voti a favore, sette contrari e una sola astensione. Accogliendo una richiesta contenuta nel parere della commissione agricoltura, gli eurodeputati domandano
all'esecutivo Ue di effettuare una revisione di medio termine del provvedimento, cioè dopo un anno, per fare il punto della situazione. La misura, proposta dalla Commissione europea per mostrare concretamente la solidarietà dell'Unione dei 28 nei confronti della Tunisia in grave crisi economica dopo gli attacchi terroristici, ha sollevato forti preoccupazioni dei produttori del comparto olivicolo italiano. Ora la parola passa alla plenaria dell'Assemblea di Strasburgo, che dovrebbe pronunciarsi sul dossier già il prossimo febbraio.
"Che schifo!", ha sbottato Salvini su Facebook smascherando il Pd che oggi pomeriggio ha votato a favore dell'arrivo sul mercato italiano di 35mila tonnellate di olio d'oliva dalla Tunisia, senza nemmeno pagare dazio. Il leader della Lega Nord ha, quindi, accusato Matteo Renzi di "calare le braghe a Bruxelles" e ha invitato gli italiani a denunciare l'assalto alla nostra economia. "Se anche a voi girano le palle - ha scritto il numero uno del Carroccio - fate girare la notizia".

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