Giuseppe Ungaretti: vita e opere del poeta ermetico

Giuseppe Ungaretti: vita e opere del poeta ermetico
Il riassunto della vita e delle opere di Giusppe Ungaretti, uno degli autori dell'Ermetismo
di Barbara Leone
GIUSEPPE UNGARETTI, LA VITA - Giuseppe Ungaretti è nato ad Alessandria d'Egitto l'8 febbraio 1888 ed è morto a Milano il 1° giugno 1970. Di famiglia toscana, dopo aver trascorso in Egitto l'infanzia e l'adolescenza, nel 1912 si è trasferito a Parigi, dove ha trascorso molti anni, si è laureato alla Sorbona ed è stato a contatto con le primeavanguardie novecentesche e con i grandi temi del Simbolismo e della poesia pura. Ha partecipato alla prima guerra mondiale, combattendo in Italia e in Francia. Rientrato in Italia nel 1921, ha lavorato al Ministero degli Esteri e ha aderito al fascismo: Mussolini stesso ha firmato la presentazione di una sua raccolta. Poco prima della seconda guerra mondiale, nel 1936, è stato chiamato a insegnare lettere italiane all'Università di Sao Paulo, in Brasile. Dal 1942 ha insegnato letteratura italiana moderna all'Università di Roma. L'apparizione dei primi libri di Ungaretti (Il porto sepolto nel 1916 e Allegria di naufraghi nel 1919) ha rappresentato uno dei momenti decisivi della formazione della poesia italiana contemporanea. La sua fama di poeta è cresciuta con il passare del tempo.
UNGARETTI E L'ERMETISMO - Ungaretti è considerato ilfondatore dell'ermetismo, corrente letteraria che si è diffusa in Italia più o meno a partire dagli anni Venti e che ha avuto tanto peso sulla poesia italiana successiva. Gli ermetici cercavano di restituire al linguaggio della poesia una sua dimensione essenziale, scabra, talvolta volutamente oscura al fine di restituire alla parola abusata verginità e novità. Così riscattate, le parole tornavano a essere specchio della realtà e consentivano all'uomo di percepire l'inesprimibile sostanza di quel mondo apparentemente privo di senso che lo circondava. Strumento tecnico fondamentale per gli ermetici era l'analogia, intesa però in un senso tutto particolare ben spiegato dallo stesso Ungaretti: «Il poeta d'oggi cercherà di mettere a contatto immagini lontane, senza fili». Abolendo il "come" che introduce il rapporto tra le cose paragonate, l'analogia diventa più sintetica e oscura, ma per questo più efficace.
L'essenzialità della poesia ermetica è da mettere in diretta relazione con il contenuto. Le scelte di stile, infatti, non erano mai dettate dal caso. I poeti ermetici erano accomunati da un male di vivere che, pur essendo diverso nella concreta esperienza di ciascuno, li accomunava tutti nel pessimismo sulle possibilità dell'uomo e persino della stessa poesia. In assenza di certezze da cantare a gola spiegata, gli ermetici rifiutavano i moduli espressivi tradizionali sulla base di una precisa scelta etica. 

UNGARETTI, LA POETICA - Poesia e biografia sono per Ungaretti strettamente legate: sono state proprio le esperienze di vita a determinare alcune precise scelte di stile e contenuto assolutamente innovative per la poesia italiana. La prima, e fondamentale, è l'esperienza di soldato. Sepolto in trincea tra fango, pioggia, topi e compagni moribondi, il giovane poeta ha scoperto una nuova dimensione della vita e della sofferenza che gli sembrava imporre, per poter essere descritta, la ricerca di nuovi mezzi espressivi. Così è nata la raccolta Allegria di naufragi. Dall'analisi delle proprie emozioni Ungaretti ha tratto enunciazioni essenziali e fulminee che hanno portato alla distruzione della metrica tradizionale: i versi venivano spezzati e ridotti talvolta a singole parole, che si stagliavano isolate o accostate tra loro con lo strumento dell'analogia, senza punteggiatura, intervallate da spazi bianchi che assumevano a loro volta un preciso significato.

UNGARETTI, OPERE - La successiva raccolta Sentimento del tempo del 1933 presenta un'evoluzione nella poetica di Ungaretti. Gli spunti autobiografici sono diminuiti lasciando posto a una riflessione più esistenziale. L'uomo Ungaretti ha tentato di farsi Uomo, cercando nelle proprie emozioni e paure il riflesso di quelle che erano comuni a tutti. Ed è iniziato il tormentato recupero della fede, la quale poteva forse rappresentare per l'uomo smarrito un'ancora di certezze. Il cammino, tuttavia, non era lineare e non mancavano situazioni di conflitto tra il sentimento religioso e le esperienze dolorose nella storia del singolo o della comunità. Parallelamente a questi cambiamenti tematici ne sono avvenuti altri a livello stilistico: in particolare il recupero di una metrica più tradizionale, rinnovata però dal precedente lavoro di scoperta della parola. 

GIUSEPPE UNGARETTI, LE POESIE - Ne Il dolore, raccolta del 1947, la biografia è tornata nuovamente ad avere un posto prevalente nella poesia in seguito alla tragica morte del figlio Antonietto, a cui sono dedicate le liriche della prima parte. Nella seconda parte, invece,Ungaretti si è soffermato sulle vicende drammatiche della guerra. C'è un rapporto tra le due sezioni: il dolore individuale e quello collettivo danno la misura di un cammino umano segnato dalla sofferenza e dalla difficile riconquista della fede negli imperscrutabili disegni divini. E tra questi due piani, quello personale celebrato nel Dolore e quello corale e collettivo, che ha trovato le sue più alte espressioni nel Sentimento del tempo, si muove tutta la successiva produzione di Ungaretti.


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