Cerutti SEL: Firmato il protocollo contro il bullismo

La scuola è il luogo nel quale i nostri giovani passano la maggior parte del loro tempo. Dobbiamo ritrovare il significato di quel luogo anche attraverso percorsi utili a ristabilire il principio di rispetto e uguaglianza. 
Dietro i banchi scolastici non nasce solo il futuro professionista, ma soprattutto il futuro individuo che dovrà agire e operare nei contesti sociali e civici. 
È anche per questo che ho lavorato per il rinnovo del protocollo contro il bullismo. 
È necessario agire sulla prevenzione e il contrasto alle discriminazioni delle differenze, che devono diventare un valore.
Secondo dati del Ministero dell’Interno sono 2.107 i ragazzi fermati e/o denunciati in Italia nel 2014 per reati connessi al bullismo. Dall’indagine “Osservatorio adolescenti”, presentata da Telefono Azzurro e DoxaKids nel mese di novembre 2014 e condotta su oltre 1500 studenti di scuole italiane
di età compresa tra gli 11 e i 19 anni, risulterebbe che il 34,7% dei ragazzi ammette di aver assistito o di essere stato vittima di episodi di bullismo. Alle medie ne è vittima il 30,3%, alle superiori la percentuale sale al 38,3%.
La scuola risulta essere il luogo prevalente in cui è presente il bullismo (il 34,3% dei ragazzi intervistati, infatti, vorrebbe che la scuola offrisse più protezione da violenza o bullismo), ma non è l’unico: se, infatti, per il 67,9% degli intervistati gli episodi di bullismo si sono verificati nel contesto scolastico, il 10% del campione intervistato ha invece dichiarato di essere stato vittima di bullismo nell’ambiente sportivo (13,3% dei maschi vs 6% delle femmine).
Move Up ha prodotto una ricerca approfondita sul fenomeno del bullismo in Piemonte, i dati risalgono al 2014. Da quella indagine noi sappiamo che il ruolo della scuola, insieme a quello della famiglia, è centrale nell’indirizzare a un corretto uso delle nuove tecnologie e per prevenire comportamenti molesti e violenti.
Ma ci vuole di più: ci vuole prossimità con le vittime di bullismo e le loro famiglie. Ci vuole coordinamento tra tutti i soggetti che producono iniziative contro il bullismo. Ci vuole la moltiplicazione degli interventi per far emergere il grande sommerso esistente.

Monica Cerutti SEL

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