Cagliari 2015: “Ecco come si vive in una scuola occupata in cui il comune ha fatto togliere l’acqua”


Il video “Cagliari 2015 H2O” del gruppo anonima.eu
All’improvviso, i poveri. Ieri il sindaco di Cagliari Massimo Zedda se li è trovati davanti e non è che abbia avuto molto da dire se non “vediamoci uno dei prossimi giorni”. Il video girato dal cronista dell’Unione Sarda sotto il Municipio di via Roma racconta più di cento articoli (articoli che, peraltro, non sono mai stati scritti) la disperazione di famiglie di giovani con figli che oggi a Cagliari si ritrovano senza casa e senza lavoro. E per colpa del comune, perfino senz’acqua.
“Poveri”: così si sono definiti loro, questi abitanti di alcune scuole occupate a cui l’amministrazione di centrosinistra ha incredibilmente tolto l’acqua, stravolgendo il senso del decreto Lupi che voleva impedire che negli stabili occupati gli abusivi potessero allacciare nuove utenze, non certo usufruire di
quelle già attivate.
Una situazione incresciosa giacché, come ha fatto notare il consigliere comunale di Sardegna Sovrana Enrico Lobina, in altre città Sel (il partito del sindaco, che afferma di non aver disposto lo slaccio dell’acqua ma numerosi elementi gli danno dato torto, perfino una dichiarazione di fronte a testimoni dell'amministratore delegato di Abbanoa Alberto Ramazzotti) sta conducendo una battaglia per consentire che agli occupanti abusivi venga riallacciata l’acqua. Misteri della politica.
Sia come sia, a pochi mesi dalle elezioni comunali la città inizia a rendersi conto che esistono delle sacche di povertà estrema, e che il problema della casa è rimasto di fatto senza risposta. Perfino in questi anni di amministrazione di sinistra.
C’è una città che non ha voce ed è per questo che il video girato dal gruppo anonima.eu (Paolo Beccari, Orietta Fossati e Maria Elisabetta Pini) è particolarmente importante: perché consente a donne e uomini di raccontarsi in prima persona. Guardatelo, resterete toccati da tanta dignità.
Dal video è scaturita una petizione on line perché agli abitanti delle scuole occupate venga riallacciata l’acqua. Sarebbe il minimo, visto che nella Cagliari del 2015 case popolari da assegnare proprio non ce ne sono.

Commenti

Post più popolari