Torino, ultima tappa della ns. giornata culturale,via Roma e piazza Carlo Felice



by Pier Carlo Lava
Dopo la visita della mostra di Claude Monet (Parigi, 14 novembre 1840 - Giverny, 5 dicembre 1926) con oltre 40 opere esposte alla GAM Via Magenta, 31, e la prima tappa in piazza Castello la principale e cuore del centro storico della città, dove sono situati importanti palazzi cittadini, quali Palazzo Reale e Palazzo Madama, proseguiamo in via Roma recentemente resa pedonale dal Comune di Torino sino a piazza San Carlo, che documentiamo con le immagini allegate e ovviamente l’immancabile selfie di rito. Con un “Bicerin” in piazza Carlo Felice si conclude l’ultima tappa del nostro viaggio culturale a Torino.
La storia della piazza tratta da Piazza Carlo Felice - MuseoTorino
Piazza Carlo Felice
La sistemazione della piazza fu definita nell’ambito del Piano d’ingrandimento della capitale preparato nel biennio 1851-1852 dall’architetto Carlo Promis (1808-1873) per regolare la crescita delle zone di Porta Nuova, Porta Susa, Borgo Dora e Vanchiglia.
Costruzione: 1822
Trasformazione: 1852 - 1853
Bombardamento: 28 Novembre 1942
Bombardamento: 13 Agosto 1943
La sistemazione di piazza Carlo Felice ebbe inizio nel 1822, con gli isolati di impronta neoclassica eseguiti secondo i disegni dell’architetto Gaetano Lombardi (1793-1868) nell’ambito dei lavori per lo slargo alberato della ‘piazza del Re’.
L’andamento semi-ottagonale conferito all’imbocco di via Roma fu mantenuto dagli interventi realizzati nel corso degli anni Trenta del Novecento, mentre l’assetto attuale della piazza si deve al Piano d’ingrandimento della capitale preparato nel biennio 1851-1852 dall’architetto Carlo Promis (1808-1873) su committenza delle autorità civiche, allo scopo di provvedere all’espansione della città verso Porta Nuova, Porta Susa, Borgo Dora e Vanchiglia. Il progetto definì uno schema planimetrico che alterava il tracciato del preesistente piazzale, delimitando il perimetro dell’area con un ampio porticato prospiciente a due piazzette laterali perfettamente integrate nella maglia viaria (attuali piazze Lagrange e Paleocapa).

Al contempo fu decretata la prosecuzione del sistema dei portici, sino ad allora limitato a via Po e piazza San Carlo. Nonostante la formazione classicista dovuta agli insegnamenti dell’architetto Ferdinando Bonsignore (1760-1843), al quale si deve la celebre chiesa della Gran Madre di Dio, Promis rielaborò il verbo neoclassicista all’insegna di contaminazioni che segnarono la transizione verso l’eclettismo, benché il merito del suo lavoro si precisasse soprattutto per la definizione di un modello di regolamentazione urbanistica.
Dagli Anni Sessanta dell’Ottocento l’area centrale della piazza è occupata da un giardino eseguito su disegno dell’architetto francese Jean-Pierre Barrilet-Deschamps, intitolato nel 1926 a Ernesto Balbo Bertone di Sambuy (1837-1909), già soprintendente ai giardini pubblici di Torino e sindaco della città dal 1883 al 1886.
Il 26 novembre del 1942 e il 13 agosto 1943, la piazza fu oggetto di bombardamenti, in particolare sull'Hotel Ligure et d'Engleterre, all'allora n. 85, all'angolo con corso Vittorio Emanuele II.
Note:
Da Politecnico di Torino Dipartimento Casa-Città, Beni culturali ambientali nel Comune di Torino, Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, Torino 1984:
COMPLESSO DI PIAZZA CARLO FELICE ALL'IMBOCCO DI VIA ROMA
Piazza Carlo Felice, Piazza Paleocapa, Piazza Lagrange.
Complesso urbano pianificato.
Complesso neoclassico di valore storico-artistico e ambientale, costituito dalla parte di Piazza Carlo Felice all'imbocco di Via Roma, delimitata da testate di isolato, realizzate secondo un disegno unitario di piano.
Il complesso è stato realizzato secondo un disegno unitario, planivolumetrico e di facciata, redatto da G. Lombardi nel 1822 dopo la distruzione della Porta Nuova e delle fortificazioni barocche, all'imbocco della Via Nuova (Roma) in testata ad un gran piazzale alberato (Piazza del Re). Gli edifici ad alloggi e negozi d'affitto sono stati edificati con razionale soluzione architettonica negli spazi di cortile, negli spazi principali di circolazione interna (androni, porticati, scale) e in tutti i corpi di fabbrica, principali e secondari.

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