Carenini: "No al dimezzamento del servizio postale nei Comuni rurali"

Anci Piemonte e 41 comuni della Regione hanno unito le forze per presentare ricorso al Tar del Lazio al fine di ottenere la sospensione in via cautelare e successivamente l’annullamento della delibera dell’Agcom che già dallo scorso 1 ottobre ha colpito 90 comuni piemontesi dimezzando il servizio postale.
Il dimezzamento del servizio postale riguarda in modo particolare i Comuni rurali, dove, soprattutto se montani, la struttura dei servizi è sempre più debole.
I Comuni rurali già soffrono, più degli altri Comuni, l’assenza o l’insufficienza della dotazione infrastrutturale (tecnologica, stradale, ferroviaria ecc.) e di servizi essenziali di utilità sociale (servizi all’infanzia, agli anziani, ai disabili, collegamenti rapidi con scuole ed ospedali), che sono un fattore indispensabile non solo per migliorare le condizioni di vita degli agricoltori e delle loro famiglie, ma anche per sostenere il sistema produttivo locale.
Il dimezzamento del servizio postale assesta un altro colpo alla già fragile situazione dei Comuni rurali. Chi assume certe decisioni non comprende che l’organizzazione del sistema produttivo e la stabilità del capitale umano presente nei territori rurali sono fortemente connessi all’organizzazione dei servizi. 
Gabriele Carenini – Vice Presidente Cia Piemonte

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