Quale Ztl per Alessandria? [Controvento]


di Ettore Grassano 
Il tema ad Alessandria è dibattuto da decenni, e tuttora irrisolto. Appena si prova a parlare di Ztl, o di limitare il traffico automobilistico in una determinata via o zona della città, il malcontento esplode. Si vedano i recentissimi casi di via Dossena e via Milano, che abbiamo ampiamente raccontato nelle scorse settimane, soprattutto attraverso le numerose testimonianze di commercianti raccolte dal nostro collaboratore Pier Carlo Lava.
La tesi (certamente suffragata dall'esperienza diretta, o quantomeno dalla percezione) è: "se la gente non può arrivare qui in auto, va altrove. Ossia, in particolare nei grandi supermercati che si trovano, ognuno con all'interno la propria galleria di negozi, ai quattro lati della città".
Teoria difficilissima da confutare, se si fa una onesta riflessione sulla propria esperienza personale. Chi di noi, dovendo comprare un paio di scarpe, un cellulare, un libro preferisce parcheggiare (spesso a pagamento, e magari dopo aver girato un quarto d'ora alla ricerca di uno stallo blu libero), e camminare 10 minuti per raggiungere il negozio, e altri 10 per tornare all'auto, se l'alternativa è un comodo parcheggio gratuito a fianco o addirittura sotto la galleria dove fare shopping? 9 persone su 10 scelgono
(ognuna 9 volte su 10) la prima soluzione, c'è poco da fare. Per cui il centro diventa appetibile solo per chi ci abita.
Naturalmente queste sono considerazioni meramente commerciali, da consumatori, che non tengono conto di un altro aspetto essenziale, che è quello della qualità dell'aria, e in senso più lato della vita e delle relazioni. Ma qualsiasi amministrazione che decidesse di prescindere non solo (non tanto) dagli interessi dei commercianti, ma da quelli dei cittadini/consumatori, finirebbe per scontentare i più, ed essere bastonata alle elezioni.
Certo, basta prendere un treno e andare a Pavia (prima città che mi viene in mente per esserci stato di recente) per capire che altrove il centro cittadino, ciclabile e pedonale, ha un senso davvero, così come esiste il verde pubblico, inteso come veri parchi e aree verdi, e non povere aiuole prive di cura e pressochè abbandonate, come da noi.
Sul fronte Piano del Traffico/Ztl/rivisitazione della circolazione delle auto nel centro cittadino la giunta Rossa è a metà del guado, con tentativi maldestri appena abbozzati, e tanti punti interrogativi. Probabilmente è già tardi, nel senso che un'amministrazione coraggiosa arriva, entro il primo anno ridisegna tutto, e cerca di farlo bene e in maniera qualitativa, 'tenendo duro' in caso di rimbrotti, e facendo in modo che la 'rivoluzione' generi effetti positivi nel medio periodo, ossia nei quattro anni successivi.
L'attuale amministrazione invece, con la giustificazione dell'emergenza dei conti (che c'era, per carità) di fatto su tutti gli altri fronti in tre anni ha concluso ben poco, quasi nulla. E oggi deve confrontarsi con una cittadinanza già mediamente 'imbufalita' (come altrove, certo: basta chiedere a Tortona o Novi. Ma forse qui un po' di più): per cui chissà se sindaco e assessori avranno la voglia, la capacità, il coraggio di 'ridisegnare' la città, e in particolare la viabilità nel centro storico, prima delle elezioni del 2017.
Tenendo conto di un altro aspetto: una rivitazione/limitazione della circolazione dei mezzi privati dovrebbe prevedere altri due elementi, per essere apprezzata. Ossia parcheggi comodi e gratuiti, e trasporto pubblico di qualità. Elementi che, guardandoci attorno, fatichiamo a scorgere. Voi cosa ne pensate?

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