Expo 2015: teppismi & consigli per la rivoluzione


Qualsiasi cosa tu faccia potrebbe non fare nessuna differenza, ma è importante che tu la faccia. (Mahatma Ghandi)
Decidetevi!Volete fare la rivoluzione o vi piace solo spaccare tutto per combattere la noia e sfogare le vostre quotidiane frustrazioni, protetti dalla quasi certezza dell'impunità? Perché se volete fare davvero la rivoluzione, vi conviene fare la cosa che consiglio a chiunque voglia rapportarsi con il mondo: studiare.
Certo: studiare,conoscere,capire,imparare da chi prima di voi ha fatto o pensato qualunque tipo di azione. Se aveste studiato solo un pochino, sapreste che le rivoluzioni vivono dell'effetto rotolamento, quello della valanga, qualcuno pensa e all'inizio pochi agiscono, in modi diversi e pian piano la gente prende coraggio e quei pochi diventano tanti e poi tantissimi e poi....Ghandi fu un rivoluzionario pacifico (il mio preferito), altri scelsero la strada della violenza (che non approvo), ma in entrambi i casi attaccavano il potere non certo il popolo! La riuscita di ogni rivoluzione passa attraverso il consenso
popolare, mentre negli ultimi anni abbiamo visto personaggi protestare contro il potere attaccando e danneggiando comuni cittadini,creando di fatto l'effetto opposto, con la gente comune, incazzata contro il potere corrotto, schierarsi contro chi manifesta. Un gran risultato, non c'è che dire. Personalmente credo che l'Italiano abbia non solo il diritto, ma anche il dovere civile di ribellarsi a questo sistema di malaffare. Gli scandali riguardanti l'Expo, sono i normali eventi che si verificano ogni qualvolta la politica si incrocia con l'imprenditoria per realizzare grandi opere o eventi. Si pensi alla Salerno-Reggio Calabria, piuttosto che ai mondiali di calcio o di nuoto, ai soldi buttati alla “Maddalena” per ospitare il G8. Insomma non esiste strada, ponte, calamità naturale, evento sportivo in cui il mondo politico economico sia uscito pulito. Miliardi e miliardi di soldi pubblici buttati nel cesso, mentre il paese perennemente in crisi taglia sanità e sicurezza. E non ci si dovrebbe incazzare?, Incazzatevi sempre di più, indignatevi, riacquistate la capacità di stupirvi e agite, pacificamente ma agite. Scioperi fiscali, sit-in pacifici, riempite le piazze, ribellatevi al sistema non votando più gente corrotta e malavitosa solo perché forse potrebbe aiutarvi. Date continuità alle vostre azioni,che non siano spot episodici ma una costante: forse vedendo crollare le entrate e le piazze piene di gente ogni settimana, mese dopo mese qualcosa sono certo si smuoverebbe.
Purtroppo abbiamo delegato anche la protesta e lo abbiamo fatto scegliendo i peggiori delegati possibile, dei semplici vandali. Si bruciano auto di operai, negozi dove lavorano persone, si attaccano le forze dell'ordine come se fossero ricchi capitalisti e non lavoratori che rischiano la vita per quattro soldi. Se posso darvi un consiglio, smettela con fascisticomunistidemocristiani & c, sono soltanto più etichette che servono a chi vi comanda per tenervi divisi. Studiate, così capirete cosa significa dividi et impera. Ma non limitatevi alla semplice traduzione letteraria,in quelle due parole c'e' molto di più....molto.
Diogene "il cane"

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