Da che parte sta l’Unione Europea? Non dei consumatori!


“Per talune categorie di prodotti alimentari, sarebbe meglio optare per una indicazione volontaria dell’origine, piuttosto che su un obbligo a livello comunitario”.
Confesso che ho dovuto leggere più volte quanto divulgato dalla Commissione Europea perché non riesco a capacitarmi di quanto è stato deciso: in questo modo l’Europa va contro gli interessi del 96,5% dei consumatori italiani che ritiene necessario che l’origine degli alimenti debba essere scritta in modo chiaro e leggibile nell’etichetta.
In questo modo la Commissione Europea ancora una volta si schiera a difesa degli interessi delle grandi lobbies industriali con pareri in netta contraddizione con gli interessi dei cittadini europei espressi attraverso Eurobarometro e di quelli italiani che hanno risposto numerosi alla consultazione pubblica on line sull'etichettatura dei prodotti agroalimentari condotta dal Ministero delle Politiche Agricole che ha coinvolto 26.547 partecipanti sul sito del Mipaaf dal novembre 2014 a marzo 2015.
Il parere espresso dall’Ue riguarda latte, prodotti caseari e altri prodotti trasformati, ma anche le carni di
coniglio e di cavallo che sono stato peraltro oggetto recentemente di uno scandalo di dimensioni continentali proprio per la mancanza di tracciabilità.
L’indicazione della Commissione Europea è anche contraddittoria rispetto al percorso intrapreso fino ad ora che ha portato per ultimo all’entrata in vigore del Regolamento Ue 1337/2013 dal primo aprile 2015 è arrivato in Europa l’obbligo per gli operatori di indicare in etichetta il luogo di allevamento e di macellazione delle carni di maiale, capra e pecora.
L’Italia sotto il pressing della Coldiretti è all’avanguardia in questo percorso ora auspichiamo che il Parlamento Europeo sappia smascherare i pesanti condizionamenti delle relazioni della Commissione per testimoniare in aula i reali interessi dei cittadini: in un difficile momento di crisi, infatti, è più che mai necessario portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza per dare a tutti la possibilità di fare scelte di acquisto consapevoli e sostenere l’agricoltura e il lavoro delle imprese agricole del territorio.
Il Presidente 
Coldiretti Alessandria
Roberto Paravidino

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