Misure più dure contro il terrorismo: Approvato il DL alla Camera


L’aula della Camera ha approvato il disegno di legge di conversione del decreto antiterrorismo. I voti favorevoli sono stati 253, 50 i contrari, due gli astenuti. Il provvedimento, i cui tempi di conversione scadono il 20 aprile, andrà ora all’esame del Senato per l’approvazione definitiva.
Diventeranno punibili, con una pena da 3 a 6 anni, i soggetti che volontariamente entrano a far parte di un’associazione terroristica (i cosiddetti “foreign fighters”) e con una pena dai 5 ai 10 anni per chi si “auto-addestra” con finalità terroristiche.
Pena dai 3 ai 6 anni anche per chi “organizza, finanzia e propaganda” spedizioni finalizzate a commettere azioni terroristiche. Sono anche previste sanzioni penali e amministrative per i soggetti che
violeranno gli obblighi in materia di “controllo sulla circolazione delle sostanze” idonee ad essere utilizzate per finalità terroristiche.
I potenziali “foreign fighters” potranno essere sottoposti a sorveglianza speciale e, qualora lo ritenesse necessario, il Questore potrà ritirare loro il passaporto con obbligo di soggiorno. Questo provvedimento dovrà successivamente essere convalidato dall’Autorità Giudiziaria.
L’autorità giudiziaria potrà anche ordinare ad un provider di oscurare siti internet creati allo scopo di promuovere reati con finalità terroristiche. Inoltre se i delitti di apologia e istigazione al terrorismo verranno perpetrati con strumenti telematici le pene risulteranno aggravate.
Prevista anche la proroga dell’operazione strade sicure fino al 30 giugno prossimo, che prevede anche un aumento da 3000 a 4800 unità di militari impiegati per sorvegliare punti sensibili delle principali città.
Inoltre, saranno assegnati strumenti speciali alle forze di intelligence, le cui “garanzie funzionali” verranno ampliate. E’ prevista inoltre la possibilità per il personale dei Servizi di deporre nei procedimenti giudiziari in materia di terrorismo, conservando lo status di segretezza della propria identità personale.
Come già annunciato a gennaio, sarà la Procura Nazionale Antimafia a coordinare tutto il lavoro anche in materia di terrorismo.
Fabio Lavagno Deputato PD

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