Condivisione e dialogo un metodo vincente anche nel pubblico.
by
Pier Carlo Lava
Alessandria:
A seguito della mia lunga esperienza di manager in aziende private, posso
affermare senza tema di essere smentito, che la condivisione e il dialogo con
gli interessati, in particolare sulle questioni importanti è indubbiamente un
modello funzionale e sopratutto vincente. A questo proposito prima di prendere
una decisione importante organizzavo un brain storming con i collaboratori
(solitamente una decina di Capi area) ai quali presentavo le mie proposte
invitandoli ad esprimere le loro opinioni in merito, si apriva così un
dibattito al termine del quale normalmente si perveniva ad individuare
soluzioni condivise, che a volte modificavano anche in modo sostanziale le
proposte iniziali messe in discussione, in caso contrario decidevo unilateralmente,
dato che in ogni modo si doveva procedere senza indugi.
Nella
fase successiva ogni Capo area incontrava in convention gli agenti di
competenza per presentare i piani commerciali e marketing definiti, che gli
stessi in seguito dovevano mettere in pratica con i clienti per consentire
all’azienda di raggiungere i target prefissati a livello nazionale. A volte
capitava che
anche in questa fase emergevano indicazioni utili che prendevo in
considerazione modificando le istruzioni iniziali con l’invio di nuove
circolari di vendita.
Se
questo metodo funziona in un’azienda privata, a maggior ragione può e deve
essere applicato nei limiti del possibile, e ovviamente esclusivamente per
decisioni importanti, anche nella pubblica Amministrazione.
A
questo proposito da tempo si sta discutendo sulla necessità di ripristinare i
Consigli di quartiere, uno strumento di democrazia indispensabile per far si
che i cittadini non si limitino ad essere solo spettatori influenti ma partecipino in prima persona e in
modo attivo alle decisioni della Pubblica Amministrazione in merito a temi che
riguardano la città e quindi la vita degli stessi.
In
buona sostanza vanno definite e soprattutto messe in pratica, forme di
partecipazione territoriale per condividere le responsabilità e prendere le
decisioni giuste per governare con il consenso di chi ha concesso il mandato
per gestire la cosa pubblica.
Occorre
tenere presente che il concetto di base fondamentalmente è lo stesso, nel
privato le ricerche di marketing sono finalizzate ad individuare e soddisfare i
bisogni dei cittadini consumatori, mentre nel pubblico non va mai dimenticato
che gli azionisti ai quali si deve rispondere sono solo e sempre i cittadini.
Purtroppo
invece nella Pubblica Amministrazione a volte e si prendono decisioni
unilaterali (senza preventivamente informare gli interessati) anche su
questioni importanti, che poi inevitabilmente determinano contrasti e polemiche
(più o meno giustificate) ma che in taluni casi possono diventare eccessive e
soprattutto utilizzate dalla politica in modo strumentale.
Ovviamente
se sussiste l’opportunità di ottenere un finanziamento dall’Unione Europea e/o
dalla Regione da investire sul territorio è giusto coglierla, ma facendo
attenzione a seguire una prassi che per quanto possibile eviti successivi
sviluppi polemici.
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