Auto d’epoca, Fiat 600 D


Quando ho pubblicato questo Post c'era ancora in vita il caro amico Nando, l'edicolante di via Boves alla rotonda di via Moccagatta... ogni giorno per sette anni quando uscivo con Raissa, alla quale lui dava sempre un biscottino, mi fermavo all'edicola per fare quattro chiacchere, il 21 settembre, se non ricordo male è un anno che non c'è più, ora è lassù che continua a fare il tifo per la Juve, ciao Nando...

by Pier Carlo Lava
Alessandria, questa mattina in via Moccagatta mi sono fermato ad ammirare un auto d’epoca parcheggiata prima dell’edicola, il proprietario che era sceso un momento per comperare il giornale mi ha raccontato che è una Fiat 600 D con motore 750 immatricolata nel febbraio 1970.
Il modello in questione è uno egli ultimi esemplari prodotti dal 1965 e poi fuori produzione nel 1969, come si può notare dalle immagini sul sedile posteriore c’è anche il cane “Mia”, che guarda curioso dal finestrino quando gli scatto una foto.
La storia della 600
La piccola utilitaria Fiat venne presentata il 9 marzo 1955 a Ginevra, nel Palazzo delle Esposizioni. Dotata di 2 portiere (nelle prime versioni prodotte fino al maggio 1964 con portiere incernierate posteriormente) e con una abitabilità discreta per 4 persone, era equipaggiata con un motore di nuova progettazione, il "100", situato in posizione posteriore di 633 c, erogante una potenza di 21,5 CV (pari a 15,8 kW) a 4 600 giri al minuto, in grado di spingere l'automobile fino a 95 km/h. Il prezzo di listino era di 590 000 Lire.
La "600", nata come vettura popolare, ma non del tutto superutilitaria, avrà uno strabiliante successo di vendite e, dopo pochi mesi, il tempo di attesa per la consegna supererà l'anno. Ingredienti strategici del successo furono il prezzo competitivo, ma non stracciato, una buona dotazione e qualità per il prezzo, una buona abitabilità e il buon comportamento stradale che abbinato al buon cambio dava
anche soddisfazioni di guida nonostante il piccolo motore. L'arma vincente fu anche il basso costo di gestione: 14 km con un litro e, con una potenza fiscale di 9CV, una tassa di circolazione di sole 10.000 lire.[3] È da ricordare che, in occasione della presentazione della Fiat 600, la televisione, in epoca in cui la Rai non faceva pubblicità televisiva, trasmise un cortometraggio sulla macchina nuova nata, preparato da Cinefiat e tipico esempio di pubblicità redazionale
Evoluzione del modello:
600D I serie: (settembre 1960-aprile 1964) motore 767 cm³, 29 CV (21 kW) a 4 800 giri/min, velocità massima circa 110 km/h. Nonostante l'aumento di potenza, i consumi rimangono di 5,7 l per 100 km. Sul cofano motore le griglie diventano da 30 a 36, deflettori alle portiere che erano ancora incernierate posteriormente.

600D II serie: (maggio 1964- ottobre 1965) meccanica invariata. In concomitanza con il lancio della 850 passaggio alle portiere con cerniere all'anteriore.
600D III serie: ("Fanalona") (novembre 1965- dicembre 1969) meccanica invariata, proiettori maggiorati (tipo 850), , abolite tutte le modanature eccetto quelle sui sottoporta. Nuovo fregio anteriore tipo 500 F. Serbatoio carburante di forma "a lingotto" da 31 litri. La 600D (familiarmente chiamata anche "750"), fu venduta sui mercati del nord-Europa come Fiat 770 (da non confondere con un modello omonimo prodotto in Argentina e derivato dalla 850)

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