SEL PIEMONTE: ETERNIT, LO STATO RISARCISCA LE VITTIME


La sentenza della Corte di Cassazione su Eternit lascia sconcertati. La condanna a 18 anni di carcere, comminata dalla Corte d’Appello all’imprenditore svizzero per disastro ambientale, viene di colpo azzerata poiché il reato va ritenuto prescritto già da prima della condanna in primo grado del 2012. Non si è invece prescritta l’ecatombe di vittime per asbestosi e mesotelioma pleurico che ha coinvolto oltre 3.000 persone e che per molti anni ancora produrrà i suoi effetti devastanti. Tutto ciò è sempre stato talmente evidente che la Corte d’Appello di Torino, nelle motivazioni della sua sentenza di condanna, in merito ai rischi di prescrizione, aveva precisato : “la consumazione del reato è tuttora in corso”.
Sinistra Ecologia Libertà del Piemonte, pur riconoscendo che il diritto deve comunque prevalere, in questo caso non può non rilevare le enormi contraddizioni interne alla magistratura, soprattutto quando la prevalenza del diritto avviene a pesante discapito della giustizia.
In tal senso quindi SEL ritiene che tutte le Istituzioni dello Stato, al di là del giudizio della Corte di Cassazione, debbano convergere per dare il giusto risarcimento, morale e materiale, alle famiglie delle vittime. A partire dal Governo nazionale, che deve stanziare l’equivalente di quanto stabilito dalla Corte d’Appello di Torino per compensare le perdite di vite umane, nonché svincolare dal patto di stabilità quantomeno i Comuni di Casale, Balangero e Cavagnolo per consentire loro gli interventi di riparazione e bonifica.
Fino alla Regione Piemonte, sia perché si faccia parte civile nel nuovo processo per omicidio in avvio da parte della Procura di Torino nei confronti dell’Eternit, e sia per rifinanziare la Legge Regionale 30 del 2008 per la bonifica delle coperture di amianto nel Piemonte.
Torino, 25 novembre 2014
Coordinamento regionale SEL Piemonte

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