All'Amiu ora attendono i fatti


Alessandria | 31/10/2014 — Per l’Amiu è l’ora dei fatti. Il Gruppo Amag ha depositato mercoledì l’offerta per l’azienda alessandrina dei rifiuti. Il giudice Mirko Parentini ora deve giudicare la congruità. Quella precedente aveva un valore di dieci euro e non era conforme al bando di gara, come hanno ricordato anche i curatori fallimentari dell’Amiu, Leonardo Marta e Annamaria Marcone. L’Amag guidata dal presidente, Stefano de Capitani, e dall’amministratore delegato, Mauro Bressan, questa volta pare avere modificato l’entità finanziaria dell’offerta che in base ad alcune indiscrezioni dovrebbe oscillare fra un milione e duecentomila e un milione e 650.000 euro. Cifre che vanno integrate perché si devono aggiungere i costi dei dipendenti e i debiti. Morale? Sono necessarie somme ingenti che l’Amag ha cercato negli istituti bancari, trovando la disponibilità della Bpm e di UniCredit per alcuni milioni di euro (almeno cinque). Rispetto alle modalità di erogazione e alle garanzie, nessun dettaglio. Così come sull’entità dell’offerta. Quando arriverà la risposta del Tribunale? Questione di giorni o settimane?

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