Lettera ai sindaci per un ufficio di volontaria giurisdizione


Alessandria: LETTERE AL DIRETTORE - Riceviamo e pubblichiamo la lettera del Movimento Progetto Piemonte al sindaco di Casale Monferrato, Titti Palazzetti, e ai sindaci dei comuni del territorio dell'ex Tribunale di Casale Monferrato.
Signor Sindaco, gli sforzi che le Amministrazioni Comunali del territorio stanno compiendo per mantenere a Casale Monferrato un presidio di giustizia sono assolutamente importanti, condivisibili e da sostenere con convinzione anche da parte della società civile, dalla associazioni economiche di categoria e dalle organizzazioni sindacali. I passi fatti con il ministero della Giustizia, il Tribunale di Vercelli e quelli, ancora più recenti, con la Procura di Vercelli, per ottenere uffici distaccati a Casale Monferrato sono sicuramente la strada da seguire, anche se i tempi prospettati per una risoluzione non saranno brevi. Mi permetto, però, di evidenziare un aspetto di assoluta praticità per il quale, se non si interverrà con tempestività, si rischia di perdere un presidio i cui nocumenti si rifletterebbero direttamente sulle fasce sociali più deboli ed esposte: l’Ufficio di Volontaria Giurisdizione.
In forza dell’autorizzazione del Ministro della Giustizia dell’8 agosto 2013 (e grazie anche all’opera dell’Amministrazione Comunale di Casale Monferrato) è stato consentito il mantenimento di un presidio locale per 3 anni di alcuni servizi di competenza del Tribunale, i cui carichi pendenti stanno, però, andando in via di definizione. Tra questi c’è il già citato Ufficio di Volontaria Giurisdizione
che con la presenza del Giudice Tutelare fornisce un prezioso aiuto a tutti i cittadini che si trovano nella necessità di usufruire di amministrazioni di sostegno, tutele, curatele, ricorsi al giudice tutelare per i minori, pratiche successorie, pratiche che comportano per l’amministratore di sostegno, il tutore, il curatore, il genitore che ha subito un lutto ed ha figli minori, una serie di autorizzazioni, pareri e (per tutori, curatori, amministratori di sostegno) un obbligo di rendicontazione al Giudice Tutelare.
Si tratta, inoltre, di pratiche che possono essere effettuate dai cittadini stessi, direttamente e che, grazie alla presenza dell’Ufficio a Casale ed alla disponibilità del personale,, sono sempre state un fiore all’occhiello del Palazzo di Giustizia casalese. In una lettera del 13 febbraio scorso, sottoscritta da numerosi cittadini ed operatori nel settore Giustizia a vario titolo, il indirizzata all’allora Sindaco di Casale Giorgio Demezzi, si richiedeva la creazione, in collaborazione con Comune di Vercelli, Presidente del Tribunale di Vercelli, Asl Al, di uno sportello di prossimità sul territorio casalese che, sfruttando la telematica, consenta il disbrigo di pratiche in Casale Monferrato senza raggiungere fisicamente il tribunale di Vercelli, indicando anche le soluzioni per poterla effettuare con il minimo dei costi ed il massimo dei risultati.
Tale istanza venne poi avanzata dall’allora Sindaco, in occasione dell’inaugurazione dell’ufficio staccato a Casale presso la sede della Polizia locale e trovò un assenso da parte del Procuratore della Repubblica.
Di qui l’invito a perseguire immediatamente questo obiettivo, sicuramente di portata più ridotta rispetto a quello, del resto assolutamente condiviso e sostenuto, di ampliare al massimo la presenza degli uffici giudiziari a Casale Monferrato, ma che, se l’ufficio venisse chiuso (anche momentaneamente) avrebbe una ricaduta negativa, ed immediata, per tutte le fasce più deboli ed esposte che vi afferiscono.
Mi permetto, infine, sommessamente, di voler sottoporre un’altra problematica: dallo scorso anno sono stati trasferiti anche gli Ufficiali Giudiziari a Vercelli, confluiti nell’UNEP del Tribunale di Vercelli. Questo comporta che per la notifica di qualunque atto sia necessario, per cittadino o avvocati recarsi a Vercelli, dove, nonostante l’impegno del personale dell’Ufficio, lo stesso è sottoposto ad una notevole mole di lavoro, con tempi più lunghi per le notifiche e, conseguentemente al fatto che esse vengono svolte in trasferta a differenza di quanto accadeva sino al settembre 2013, costi più alti.
Perché, dunque, non richiedere che sia consentito un presidio di Ufficiali Giudiziari anche a Casale, tenuto conto che esiste un Ufficio del Giudice di Pace che, oltre tutto, ha assorbito anche le competenze territoriali del soppresso Giudice di Pace di Moncalvo (argomento sul quale per amore di tranquillità in questo momento ed in questa sede preferisco passare oltre). Confidando fortemente nella Vostra sensibilità, porgo distinti saluti
Movimento Progetto Piemonte - MPP


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