La vecchia politica dei giovani quarantenni


by Pier Carlo Lava
Nelle imprese private i manager vengono assunti a seguito di attente valutazioni dei curriculum dei candidati, che tengono conto del merito, della professionalità e indipendentemente dall’eta, in pratica conta prevalentemente quanto di positivo realizzato nei precedenti incarichi. Così come periodicamente in tempi più o meno lunghi, in relazione ai risultati dell’impresa, possono essere sostituiti, ma sempre tenendo in considerazione gli stessi fattori. In politica, dove i termini professionalità, merito e competenza pare vengano considerati non indispensabili..., sino a poco tempo fa l’eta media della casta era decisamente alta, c’erano diversi casi che superavano i vent’anni, saldamente incollati alla poltrona da cui nessuno poteva schiodarli, anche grazie a leggi elettorali fatte ad personam, come ad esempio il porcellum che ha tolto ai cittadini la facoltà di scegliersi il candidato. Un motivo aggiuntivo ad altri più importanti che rendeva necessario un ricambio anche generazionale, che nelle ultime elezioni politiche sembrava fosse avvenuto, anche se in percentuali diverse fra le varie formazioni politiche, tra l’altro anche con l’inserimento di un buon numero di donne fatto anche questo inconsueto. 
Conseguentemente i cittadini si aspettavano un nuovo modo di fare politica, ma purtroppo la realtà dei fatti si è dimostrata completamente diversa, un esempio su tutti è il decreto legge chiamato Salva Roma (400 milioni di euro per evitare il fallimento della città), che il Governo ha ritirato subito dopo avere posto e ottenuto la fiducia, a
seguito dell’intervento del Colle che ha mosso rilievi sulla insostenibilità della legge di conversione del decreto, dato che nel passaggio parlamentare era stato completamente snaturato con l’inserimento di una serie provvedimenti definiti salva tutti, che nulla avevano ha che vedere con il testo originale. Nella fase iniziale erano stati inseriti diversi provvedimenti assurdi e altri non inerenti al decreto, come la norma relativa agli affitti d’oro di immobili da parte della pubblica amministrazione, la norma che penalizzava i Comuni contrari alle slot machine, norme salva Venezia, la sanatoria edilizia sulle spiagge, ecc.
Le imprese di Stato ci costano 23 miliardi di euro l‘1,4% del Pil, le 33.000 pensioni d'oro 3,3 miliardi di euro, non si toccano perché per la Corte è incostituzionale, non sono stati presi provvedimenti seri per ridurre il numero dei parlamentari e i loro emolumenti, ecc. A gennaio poi sono previsti aumenti a raffica, una stangata che nel 2014 comporterà un aumento di 1384 euro in più a famiglia. 
I politici ci mettono la faccia, fanno i soliti discorsi in Tv e nelle interviste, tra l’altro dopo il ritiro del decreto erano tutti contrari a certi provvedimenti definendoli assurdi, come se nessuno li avesse proposti e sopratutto votati è quindi evidente che il governo (come sempre) lo dirigono i boiardi di Stato (che percepiscono emolumenti milionari), dirigenti, funzionari vari e le lobby, in queste condizioni come si può pensare di salvare il paese? Pertanto sappiamo già che come al solito il conto continueranno a pagarlo famiglie, pensionati, lavoratori e commercianti. 
Complimenti è proprio un governo riformista, la vecchia politica dei giovani quarantenni, la cui missione non è quella di ridistribuire la ricchezza in maniera equa ma come i predecessori, di accantonarla sempre nelle stesse tasche. 
Un ulteriore vergogna della politica italiana, anche per il fatto che poco tempo fa in conferenza stampa, Letta aveva dichiarato che con i nuovi politici quarantenni c’era finalmente la possibilità di cambiare il paese per farlo uscire dalla grave situazione in cui si trova, ma se i risultati sono questi... forse erano quasi meglio i sessantenni.     
Sono vent’anni che tutti i politici di Governo e opposizione parlano di riforme, ma le uniche che contano davvero non sono mai state fatte, però sono sempre stati presi provvedimenti a discapito dei soliti, ora è il momento di dire basta!           

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